Consiglio della vita consacrata. Definito il programma formativo per l’anno pastorale: cura del profilo umano e spirituale

Consiglio della vita consacrata Definito il programma formativo per l’anno pastorale

Consiglio della vita consacrata. Definito il programma formativo per l’anno pastorale: cura del profilo umano e spirituale

Il neo-nato Consiglio della consacrata – di cui fanno parte la Cism-Conferenza italiana superiori maggiori, l’Usmi-Unione superiore maggiori italiane e la Ciis-Conferenza italiana istituti secolari – ha delineato, nello stile del camminare insieme (syn-hodos), un programma formativo per l’anno pastorale che toccherà due tematiche importanti sotto il profilo umano e spirituale: la vita fraterna e gli abusi, «intesi come modalità che una persona mette in atto nei confronti di un’altra – sottolinea don Antonio Oriente, delegato per la vita consacrata – invadendola e togliendole una parte di libertà e dignità». Sul “Curare la vita fraterna. Luogo vitale e vitalizzante”, consacrate e consacrati saranno accompagnati da Roberta Ronchiato, in prospettiva biblica (4 novembre) e da don Andrea Peruffo, in prospettiva umano-psicologica (25 maggio). «Si tenterà di consegnare alle comunità religiose alcune suggestioni per vivere al meglio la carità fraterna in quanto “tutta la fecondità della vita religiosa dipende dalla qualità della vita fraterna in comune” (Giovanni Paolo II, 20 novembre 1992)». Nella seconda proposta entrerà in gioco, dando il proprio contributo formativo, il Sinai-Servizio informazione e aiuto della Diocesi di Padova (2 febbraio e 3 marzo). Nelle proposte formative rientrano anche i ritiri spirituali mensili, aperti a consacrati e consacrate, sul tema “L’incontro nella Bibbia con una donna non è mai banale” (presso la casa delle Elisabettine a Taggì di Sotto). «Una attenzione particolare viene data, inoltre, ai giovani religiosi del Triveneto, ai consacrati e alle consacrate non italiani – per i quali è previsto un momento formativo “dedicato” – e ai superiori e alle superiore. Sulla fragilità, invece, rifletterà il “gruppo allargato” – vescovo, Consiglio per la vita consacrata e una trentina di consacrati e consacrate – che si ritrova tre volte l’anno».

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