Estate a Rio e San Leopoldo. La comunità comincia da noi

I giovanissimi di Rio e San Leopoldo stanno per iniziare un'esperienza di servizio nei confronti delle due parrocchie. E ne lasceranno traccia... sui muri 

Estate a Rio e San Leopoldo. La comunità comincia da noi

Durante i mesi del lockdown in tanti hanno avuto modo di provare per la propria comunità, così spesso data per scontata, un sentimento ormai raro ai giorni nostri: la nostalgia. Spesso è proprio così: sentiamo improvvisamente quanto sia importante qualcosa quando si allontana da noi. E allora, per non dare più la comunità come scontata, ma anzi per impegnarsi a costruirla, 24 giovanissimi dalla prima alla quarta superiore dei gruppi interparrocchiali di Rio e San Leopoldo, da lunedì 27 luglio a sabato 1° agosto, vivranno il loro camposcuola all’ombra del campanile. #ECCOMIinciamodanoi è il titolo dell’esperienza, guidata da cinque educatori impegnati nei gruppi anche durante l’anno, dal chierico Tommaso Bolognesi e dal parroco don Paolo Bortolato: «Fare comunità ci è mancato tantissimo. I gruppi, in questi mesi, hanno continuato a ritrovarsi tramite Zoom, con tutte le limitazioni del caso. Da qui è partita una provocazione: la comunità è importante, ma siamo noi a costruirla, non ci piove dall’alto. Serve il nostro impegno e il nostro contributo».

I giovanissimi, divisi in tre gruppi da otto nel pieno rispetto delle linee guida sui centri estivi, si troveranno ogni mattino – dopo il triage di accoglienza e la preghiera – per un’esperienza di servizio nei patronati, nelle chiese e negli spazi sportivi tra Rio e San Leopoldo. Il pomeriggio e la sera sarà la volta di attività e approfondimenti sul tema della comunità, luogo dove è possibile vivere la dimensione del servizio “gratis” e “per amore”, dove mediare e superare le asperità, dove tutti possano sentirsi a casa, anche chi è rimasto indietro. Il campo si chiuderà sabato 1° agosto: «Nell’ultimo giorno – spiega don Bortolato – i giovani condenseranno ciò che avranno capito sul valore della responsabilità, del volontariato, della gratuità nella Chiesa in tre murales da realizzare in altrettanti luoghi delle nostre comunità. È questa la restituzione che arriverà a tutti». La messa del 1° agosto, alle 19, a Rio sarà presieduta dal prete novello don Eros Bonetto, un volto che da quelle parti ricordano bene: «Era qui con noi alla Missione giovani, un’esperienza che è stata decisiva all’interno del cammino dei gruppi giovanissimi. Ritrovare uno degli artefici di questo entusiasmo sarà molto bello».

Certo, i piani originali erano assai diversi: «Due anni fa siamo stati ad Assisi da Exodus. L’anno scorso eravamo a Roma con la Comunità di Sant’Egidio. Quest’anno saremmo dovuti essere in Toscana con Nuovi Orizzonti. Non poter intraprendere l’esperienza del viaggio ci ha fatto mancare un po’ gli stimoli all’inizio… Eppure, la risposta dei giovani dei nostri gruppi è stata totale: questo ci ha dato un’immensa soddisfazione». Con il campo di servizio si punta anche alla ripartenza dei gruppi giovanissimi interparrocchiali in autunno, con prima e seconda superiore da una parte, terza, quarta e quinta dall’altra.

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