Facoltà teologica e Istituto di studi ecumenici. Pace, anelito profondo di ogni tempo: convegno il 4 maggio

Facoltà teologica e Istituto di studi ecumenici. Convegno, il 4 maggio, a sessant’anni dalla Pacem in terris

Facoltà teologica e Istituto di studi ecumenici. Pace, anelito profondo di ogni tempo: convegno il 4 maggio

“La pace, ‘anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi’. 60 anni della Pacem in terris” è il titolo del convegno che la Facoltà teologica del Triveneto, in collaborazione con l’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia, organizza giovedì 4 maggio a Padova (nella sede della Facoltà in via del Seminario 7; partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria. Informazioni: fttr.it). L’11 aprile 1963 vedeva la luce la Pacem in terris, seconda enciclica di Giovanni XXIII. Così la presentò: «L’enciclica, con il suo volto e i caratteri ecumenici, è capace di essere universalmente intesa da tutti. I suoi elementi sono tali da captare il consenso di tutti gli esseri intelligenti e liberi, anche di quelli che non condividono la fede e la visione soprannaturale della vita propria della chiesa cattolica. Si estende in una larga esposizione della verità e, anziché attardarsi in polemiche, apre alla coscienza dell’uomo di oggi le ricchezze dell’insegnamento della chiesa, messa a servizio diretto della verità».

A sessant’anni dall’enciclica, Facoltà e Istituto di studi ecumenici intendono percorrere un itinerario di riflessione sul documento, che risulta quanto mai attuale nel contesto contemporaneo. Verranno esplorate le prospettive di pace che si possono sperare nel nuovo ordine mondiale. In questo confronto, che coinvolge il mondo accademico e si apre al pubblico più ampio, si toccheranno i temi centrali della Pacem in terris per mettere in luce un concetto di pace che può essere condiviso da persone di religioni diverse, da credenti e non credenti, secondo lo stile promosso da papa Giovanni XXIII. Alle ore 9.30, dopo i saluti istituzionali, la prima sessione dei lavori (fino alle 12.30) – “Quali prospettive di pace nel nuovo ordine mondiale?” – vedrà la partecipazione di: Giovanni Maria Flick (presidente emerito della Corte costituzionale), Alberto Melloni (Università di Modena e Reggio Emilia), Franco Gismano (Facoltà teologica del Triveneto), Mirko Sossai (Università degli Studi Roma Tre); segue dibattito. La seconda sessione (ore 14- 16.30) – “Pace e religioni” – si aprirà con l’intervento di Adalberto Mainardi (Comunità di Bose). A seguire, una tavola rotonda sul tema “Il contributo delle religioni alla pace”, che vedrà i contributi per l’islam di Khalid Rhazzali (Università di Padova), per l’ebraismo di Joseph Levi (rabbino capo emerito di Firenze), per il buddhismo di Anna Maria Shinnyo Marradi (maestra Zen fondatrice e guida spirituale del tempio Zen Shinnyoji di Firenze); al termine il dibattito.

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