Gli auguri pasquali della Caritas di Padova. Con il Risorto per un mondo più giusto

Gli auguri pasquali del direttore di Caritas Padova: alla luce della resurrezione tutto è possibile

Gli auguri pasquali della Caritas di Padova. Con il Risorto per un mondo più giusto

Gli auguri di buona Pasqua della Caritas diocesana di Padova, a cura del direttore Lorenzo Rampon, partono da quella grande pietra rotolata all’entrata del sepolcro di Cristo. «Sicuramente l’espressione “metterci una pietra sopra” ha un significato analogo a ciò che accadde dopo la morte in croce di Gesù – ha scritto Lorenzo Rampon – Si corre ai ripari per difendersi da un evento traumatico e per relegarlo in un passato sul quale non si vuole più ritornare e che diventa così una sorta di tabù. “Metterci una pietra sopra” segna anche una resa non soltanto fisica ma pure mentale, psicologica; qualcosa che segnerà il futuro precludendo tutta una serie di soluzioni ed esiti; una sconfitta che lascia aperta soltanto una strada angusta, segnata da una riduzione di aspettative e desideri. In quasi tutti i racconti delle apparizioni di Gesù dopo la sua risurrezione rimane nei discepoli un velo di incredulità, quasi che quella pietra non fosse completamente rimossa». Allo stesso modo, «di fronte agli eventi degli ultimi anni, e in particolare di questo recente periodo, la tentazione di “mettere una pietra sopra” a tanti valori e ideali, si fa sentire con tutta la sua forza. (...) Invece manteniamo alta, assieme alla speranza, anche la nostra determinazione a costruire con il Risorto il Regno di Dio, un mondo più giusto». Dunque, alla luce della resurrezione di Cristo «ha senso per noi credere che la lotta alla povertà passa per il protagonismo di coloro che vivono ai margini e per l’offerta da far loro di reali opportunità di crescita e di riscatto». Stessa logica di speranza immutata per la pace, contro le tentazioni della violenza. «L’augurio di Pasqua che ci facciamo gli uni gli altri allora è quello di lasciarci accompagnare da Gesù nel rimuovere completamente la pietra dal sepolcro, di credere che ogni cosa è possibile in ordine alla costruzione del Regno di Dio».

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