Il catechismo di Pio X proposto alla Diocesi dal vescovo Pellizzo. “Cammino” da cui trarre nuovo vigore
Dal catechismo di Pio X, proposto alla Diocesi in tre parti dal vescovo Pellizzo, ai giorni nostri
Alcune righe, non per note storiche complete o nuove guide (le attuali sono in fase di integrazione), ma per condividere lo spiraglio che si è aperto sui catechismi della nostra Diocesi, catalogando e riordinando i libri e le riviste in archivio, con il desiderio di renderli fruibili a tutti. Il Direttorio, trattando del Catechismo della Chiesa Cattolica, al n. 184 riporta: «È un testo ufficiale del Magistero della Chiesa»; e poi al n. 186: «Da questo testo ogni operatore catechistico potrà ricevere un valido aiuto per mediare a livello locale l’unico e perenne deposito della fede, cercando di coniugare insieme, con l’aiuto dello Spirito Santo, la meravigliosa unità del mistero cristiano con la molteplicità delle esigenze e delle situazioni dei destinatari del suo annuncio». È ciò che il vescovo Pellizzo fece nel 1907, adottando per Padova il catechismo che papa Pio X aveva redatto nel 1905, proponendolo in tre parti: “Prime nozioni di catechismo (pei fanciulli di tenera età); Catechismo breve (pei fanciulli non ancora ammessi alla prima comunione); Catechismo maggiore (pei giovinetti già istruiti nelle cose del Catechismo breve)”. Nel 1921 verrà suddiviso «aderendo al desiderio ripetutamente manifestatoci dai MM.RR. Parroci per un riordinamento della Dottrina Cristiana nel testo e nel modo di insegnarla diviso per classi secondo il metodo ciclico […]». A questi si sono aggiunti dei contenuti: «Appunti di storia sacra, nozioni elementari di sacra liturgia, cenni di agiografia, brevi tratti di storia della chiesa». Un accenno della nostra storia, non per sterile nostalgia, ma per cogliere analogie del vissuto di oggi e trarne nuovo vigore, desiderosi di continuare a condividere.
Anna Celghin
parrocchia Santa Rita in Padova
volontaria all’Ufficio Catechesi