La parrocchia può diventare “palestra di vita cristiana”

Santo Stefano d’Ungheria. Da marzo i ragazzi di 11-13 anni hanno iniziato a conoscere, mettendosi in gioco, i diversi gruppi parrocchiali. E viceversa

La parrocchia può diventare “palestra di vita cristiana”

Progettare il Tempo della Fraternità rappresenta, in generale, una vera e propria sfida. Ci si deve rapportare con ragazzi di 11-13 anni, che hanno già ricevuto i sacramenti della cresima e dell’eucarestia e che vivono un momento di crescita caratterizzato da importanti cambiamenti. Quale può essere allora la proposta più giusta e significativa perché buona parte dei ragazzi scelga di continuare e i sacramenti diventino per ciascuno un punto di partenza e non già un punto di arrivo? Partendo dalle aspettative, espresse dagli stessi ragazzi, abbiamo condiviso che per tutti loro la nostra parrocchia può diventare, sulle parole di papa Francesco, “palestra di vita cristiana”, luogo di incontro fisico e spirituale, dove creare legami di appartenenza, dove ciascuno può mettere i propri “talenti” a servizio della comunità e dove tutti possono diventare una presenza concreta e riconoscibile fatta anche di piccoli gesti. Nel mese di marzo, è iniziato il percorso di conoscenza, reciproca, dei vari gruppi parrocchiali, il primo dei quali è stato quello della Caritas: la testimonianza di due volontarie, la visita ai locali adibiti all’attività e, soprattutto, il coinvolgimento fattivo di alcuni ragazzi, con la preparazione dei pacchi per la distribuzione. Pensiamo di aver stimolato il loro interesse e assecondato il desiderio, tipico della loro età, di essere riconoscibili e apprezzati per le loro azioni.

Noi catechisti cerchiamo di assicurare la continuità con le esperienze vissute dai ragazzi negli anni precedenti. Siamo affiancate da altre figure significative: un sacerdote, per creare il giusto rimando tra le esperienze concrete che vivono i ragazzi nell’attuale cammino e gli insegnamenti del Vangelo. Un’educatrice del gruppo giovani, rappresenta la generazione più vicina a quella dei ragazzi e crea un ponte con il loro futuro gruppo parrocchiale. Interessanti sono alcune osservazioni dei ragazzi che leggono l’ esperienza come un modo per stare vicino agli amici della parrocchia, per riflettere sulle loro azioni secondo l’insegnamento di Gesù e per utilizzare bene il tempo.

Paola Martino, Silvia Beda, suor Chiara, Angelini, don Oscar Kasongo, Victoria Pavliv

I sacramenti: un’unica grande festa

Desideriamo farci vicini alle parrocchie che vivranno i sacramenti della cresima e della prima eucaristia nel tempo pasquale. Condividiamo la gioia dei ragazzi, dei loro genitori, di catechisti/accompagnatori ed educatori e di tutta la comunità che ha camminato negli anni accanto a queste famiglie. Sappiamo che non è un punto di arrivo, ma un momento speciale di incontro con il Signore, per poter continuare il cammino di fede con fiducia, coraggio e tante nuove scoperte e condivisioni.

Estate: alcuni appuntamenti da non perdere

Ecco alcune proposte formative in agenda: i coordinatori vicariali si ritrovano con tutto il Triveneto dal 16 al 19 giugno a Nebbiù (Belluno); per catechisti/ accompagnatori ritorna la Scuola nazionale dal 16 al 24 luglio a Siusi (Bolzano); per tutti è in programma la Settimana biblica dal 22 al 25 agosto a Villa Immacolata. Info sul sito entro aprile. Se in parrocchia o in vicariato promuovete momenti di formazione, sarebbe bello conoscerli e condividerli.

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