La scuola bloccata di Andrea Gavosto. Riforma lungimirante, oltre le urne

L’economista Andrea Gavosto dal 2008 dirige la Fondazione Agnelli. Ha pubblicato numerosi saggi di Economia del lavoro e dell’istruzione. Con la casa editrice Laterza pubblica ora, La scuola bloccata, (pp. 191, € 15), dedicato al sistema scolastico che continua a essere solcato da profonde disuguaglianze territoriali, sociali e di genere.

La scuola bloccata di Andrea Gavosto. Riforma lungimirante, oltre le urne

Le considerazioni di Gavosto sono molto pertinenti. «Il sistema scolastico italiano è grande e complesso. Anche se ci limitiamo alla fascia d’età fra i 6 e i 19 anni, esso coinvolge ben 7 milioni di studenti e oltre un milione di insegnanti e altro personale; si articola su 8.300 istituti e 40 mila edifici. Al di là delle dimensioni ragguardevoli, è il ruolo che gioca nello sviluppo civile, economico e sociale a rendere la scuola uno degli architravi della nostra collettività. Studiare – è ormai assodato – ci rende più sani, più ricchi individualmente e come paese, più aperti al mondo: chi possiede un titolo di studio elevato in media vive più a lungo; trova lavoro più facilmente e guadagna di più; è più aperto al confronto con gli altri. È, insomma, un cittadino migliore. In maniera analoga, i paesi che investono di più in istruzione crescono più degli altri e sperimentano una maggiore mobilità sociale». L’intento di Gavosto è portare all’attenzione dei lettori le fragilità del nostro sistema educativo e le possibili misure per porvi rimedio.

«Lo sforzo per migliorare la scuola non può esaurirsi nello spazio di un singolo governo (soprattutto in Italia!): la strategia di intervento deve essere lungimirante, sapendo che la modifica di un piccolo ingranaggio condurrà a cambiarne un altro e così via, superando le molteplici resistenze che hanno finora impedito una profonda revisione del sistema scolastico».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)