Libertà, parola chiave. Così la Chiesa di Padova celebra gli 800 anni dell'Università di Padova

La Chiesa di Padova promuove, con il titolo di “Liberamente” una serie di iniziative in occasione degli ottocento anni dell’Ateneo patavino

Libertà, parola chiave. Così la Chiesa di Padova celebra gli 800 anni dell'Università di Padova

Un nome che è tutto un programma e che si rifà al motto dell’ateneo patavino: Universa Universis Patavina Libertas. Si racchiudono sotto il titolo di “Liberamente” le iniziative promosse dalla Chiesa di Padova in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dalla fondazione dell’Università. «L’iniziativa è il frutto del contributo di tante persone – spiega don Luca Facco, vicario episcopale per i rapporti con le istituzioni e il territorio – Questo percorso intende innanzitutto fare memoria di un’eredità importante, per la quale siamo grati: gli 800 anni di collaborazione tra Chiesa di Padova e Università. Oggi questa collaborazione, vissuta nel rispetto e nel riconoscimento reciproco, si esprime attraverso tante alleanze generatrici di pace e di giustizia». Nella definizione e realizzazione del programma sono state infatti coinvolte diverse realtà: Centro universitario padovano, Collegi universitari cattolici, Fondazione Lanza, Museo diocesano, Istituto per la storia ecclesiastica padovana, Centro studi antoniani, Veneranda Arca del Santo, Societas veneta per la storia religiosa, Facoltà teologica del Triveneto, Fuci, Medici con l’Africa Cuamm, collegio Gregorianum, Bottega Tartiniana e Università di Padova. «Il titolo – continua don Facco – indica una mente libera da ostacoli personali e sociali, da pregiudizi e incomprensioni. Mai come oggi è importante l’apporto di donne e uomini liberi di costruire percorsi di pace. Il percorso che noi abbiamo costruito è culturale, artistico e anche ludico e vuole essere divulgativo per arrivare il più possibile alle persone». L’Università, e quella di Padova in particolare, è per sua natura «luogo di collaborazione e di scambi e quindi un antidoto a ogni conflitto»: lo ha sottolineato Telmo Pievani, delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica.

«Il programma di “Liberamente” è inserito a pieno titolo nel palinsesto delle celebrazioni dell’Unipd, che volevamo fosse corale. Abbiamo scelto come motto “Libera il tuo futuro” proprio per questo. La nostra è un’università pubblica e universale, pluralista e inclusiva. Libertà e universalità sono le parole chiave. Mai come oggi parlare di libertà significa difendere un privilegio. Vorremmo che alla fine di queste celebrazioni, con l’apertura di due grandi musei e lo svolgimento di assise internazionali, si potesse scrivere una carta dell’universalità dei saperi. Un ulteriore lascito autorevole». Questo è lo spirito che ha animato anche il gruppo di lavoro che per due anni ha elaborato le iniziative del programma, scegliendo cinque parole chiave: la storia, i percorsi, le prospettive, il dialogo, l’internazionalità.

«“Liberamente” si rifà al motto dell’ateneo ed è un invito a vivere una ricerca aperta e appassionata della verità – sottolinea don Giorgio Bezze, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della cultura e dell’università e direttore del Centro universitario – L’anniversario della fondazione dell’ateneo patavino diventa, anche per la Chiesa di Padova un momento prezioso di riflessione e approfondimento per evidenziare la relazione secolare tra queste due importanti istituzioni e realtà che insieme hanno tessuto la storia della città. Non dimentichiamo che la ricerca di libertà di cultura e di espressione, che caratterizza fin dal suo nascere l’Università patavina, tanto da apparire nel motto attorno al suo sigillo, era sostenuta non solo dai governi civili, ma anche dall’autorità ecclesiastica. Infatti, lo sviluppo e la crescita dell’Ateneo padovano fin dall’inizio è da collegarsi all’insediamento in città dei frati predicatori di San Domenico, ordine particolarmente aperto alla cultura e al sostegno dell’ambiente ecclesiastico diocesano soprattutto attraverso lo Studio filosofico in cui a essere Gran Cancelliere era il vescovo stesso di Padova».

16 giugno, dialogo tra mons. Cipolla e la rettrice Mapelli
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Dialogo è una delle cinque parole chiave del programma “Liberamente”. In questo ambito si collocano alcuni appuntamenti culturali e religiosi, il primo dei quali si terrà giovedì 16 giugno alle 17.30, al teatro Maddalene, con un dialogo tra il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla e la magnifica rettrice Daniela Mapelli sul tema “Al servizio della libertà”.

Collegi cattolici, spazi di libertà e incontro

È in fase di realizzazione il video “Spazi di libertà e di incontro” per far conoscere la mission delle residenze e collegi universitari cattolici (aperti a studenti di qualsiasi confessione religiosa) e il loro valore internazionale.

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