Missiofficina: testimonianza e impegno concreto

Giovani e missione. Da un anno si ritrova un gruppo di persone, che ha vissuto “Viaggiare per condividere”, che desidera mettersi a servizio

Missiofficina: testimonianza e impegno concreto

L’esperienza di “Chiama la missione” ha accompagnato, negli anni scorsi, quanti tornavano dai viaggi estivi in terra di missione vissuti nell’ambito della proposta “Viaggiare per condividere” – promossa dal Centro missionario diocesano di Padova con la Pastorale dei giovani e alcuni istituti religiosi presenti in Diocesi – e desideravano continuare a formarsi al tema della missionarietà. Da settembre dello scorso anno però si è fatto un passaggio ulteriore, unendo all’idea della formazione la spinta per un maggior attivismo, attraverso la costruzione collettiva di progetti pratici di attività. «Quello che abbiamo appena trascorso è stato un anno di passaggio – commenta Giorgio Romagnoni del Centro missionario diocesano – un tempo in cui abbiamo coinvolto anche persone che, non potendo viaggiare per via della pandemia, sono comunque rimaste vicine alla missione». È nata così l’esperienza di Missiofficina con un nucleo di una dozzina di giovani che si sono riuniti una volta al mese nel patronato di San Paolo in Padova, desiderosi di mettersi al servizio. «A oggi ci sono due progetti in cantiere. Il primo riguarda la testimonianza dell’attivismo missionario nelle comunità del nostro territorio diocesano; il secondo, invece, sta nella creazione di connessione tra giovani nelle diverse parti del mondo». Già realizzata una mostra fotografica itinerante, 22 immagini plastificate con una didascalia sul retro, uno spago e delle mollette colorate per appenderla in parrocchia o in altro luogo (è possibile fare richiesta inviando una mail a cmd.viaggiare@gmail.com). «La mostra – spiega Romagnoni – può essere allestita semplicemente oppure può diventare una guida per un’attività di orientamento sul significato del viaggio e della missione ». Missiofficina ha “accompagnato” i giovani in viaggio quest’estate: sei in Kenya, sei in Uganda, cinque in Brasile, quattro in Etiopia, più altri in Albania, Cile e Palestina.

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