Monselice, la Pieve risplende dopo il restauro

Torna al culto dei fedeli monselicensi l'antica Pieve di Santa Giustina, dopo una accurata opera di restauro. L'inaugurazione del Duomo vecchio sarà domenica 7 ottobre  alle 18 con un programma che prevede di unire la preghiera, il canto e l'arte.

Monselice, la Pieve risplende dopo il restauro

Terminati i lavori di ristrutturazione dell'antica Pieve di Santa Giustina di Monselice, torna al culto dei fedeli dopo alcuni mesi di chiusura una delle chiese più care ai monselicensi, ma non solo. La solenne inaugurazione organizzata dalla parrocchia del Duomo, d'intesa con l'amministrazione comunale, si svolge domenica 7 ottobre, festa liturgica di santa Giustina, alle 18, con un programma che unisce fede, musica e cultura.

Al progettista, l'architetto Fabio Zecchin, il compito di illustrare gli interventi eseguiti mentre il coro del vicariato di Monselice diretto da Chiara Galante e la Schola gregoriana monselicensis diretta da Mattero Cesarotto propongono un concerto con alcuni momenti di preghiera e spunti di riflessione, durante la presentazione di tre delle opere contenute all'interno dell' antica Pieve. L'inaugurazione si conclude con un aperitivo preparato dai volontari del gruppo Servo per Amore della parrocchia del Duomo, mentre nel corso della serata vengono raccolti fondi per sostenere i terremotati della diocesi di Camerino-San Severino nelle Marche, dove opera anche don Luca Ferro, presbitero della nostra diocesi.

Di ampia portata i lavori eseguiti sull'attuale edificio, in stile romanico, eretto nella seconda metà del XIII secolo. «Il restauro ha comportato una spesa di circa 690 mila euro – spiega l'arciprete, mons. Sandro Panizzolo – a cui hanno contribuito la Regione con 440 mila euro, la Fondazione Cariparo con 210 mila euro e il Comune con 20 mila euro, cui dovrebbero aggiungersene presto altrettanti. Nello specifico, si è provveduto a realizzare un cunicolo di aerazione nella parete settentrionale per far fronte al problema dell’umidità, a sistemare il tetto (diverse travi erano in cattivo stato), a rifare gli intonaci, a rinnovare l’impianto di illuminazione e a mettere in sicurezza la torre campanaria». Altri lavori in futuro dovranno essere eseguiti sul campanile e sul sagrato. 

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