Pastorale dei migranti. Ci si ritrova a pregare con gioia anche per il Sinodo che inizia
Pastorale dei migranti. Sono in programma due appuntamenti: pellegrinaggio a un santuario mariano (questa domenica) e Festa dei popoli il 5 giugno

Le undici comunità cattoliche delle varie etnie presenti nella Diocesi di Padova, coordinate dall’ufficio diocesano di Pastorale dei migranti (conosciuto come Migrantes), si accingono a vivere due importanti appuntamenti: questa domenica si tiene il primo pellegrinaggio presso un santuario mariano della Diocesi, quello di Monteortone, dedicato alla Beata Vergine della salute; il 5 giugno alle 12.15 presso la basilica del Santo è in programma l’annuale Festa dei popoli con la celebrazione eucaristica. «L’Ave Maria risuona in più lingue – afferma il direttore di Migrantes, don Gianromano Gnesotto – lungo i quattro chilometri che da Torreglia portano al santuario di Monteortone». Il cammino di questa domenica è contrassegnato anche da alcune riflessioni. «La devozione alla Madonna delle comunità cattoliche si esprime anche così: un pellegrinaggio gioioso, colorato, che per la prima volta Migrantes diocesana organizza». Sarà un appuntamento annuale che di volta in volta avrà come destinazione uno dei tanti santuari mariani di cui è ricco il nostro territorio. Ogni anno, la domenica di Pentecoste, la Pastorale dei migranti si ritrova per celebrare la discesa dello Spirito Santo su Maria e i discepoli. Quest’anno la Festa dei popoli coincide con l’apertura del Sinodo diocesano. «Tra i 14 temi dell’Instrumentum laboris – evidenzia don Gnesotto – la questione delle migrazioni è ben presente e cinque rappresentanti, eletti tra le undici comunità etniche, faranno parte dell’Assemblea sinodale».
La giornata del 5 giugno avrà il carattere della festa: «Vorremmo esprimere attraverso il nostro ritrovarci la gioiosità del vivere, tirando fuori il meglio di ognuno di noi. Si tratta di una festa “dei popoli”: a essere interessati sono tutti, nessuno escluso. Non hanno più senso le divisioni, specie in un mondo globalizzato». Il tema posto dalla Migrantes diocesana con questo appuntamento è «di una attualità sconcertante: viviamo a contatto con persone che provengono da tante nazioni diverse, e sarà sempre più così. Ci guida un dato di fatto: la storia delle nostre città testimoniano che la cultura di un territorio è il risultato dell’incontro di popoli diversi. E questo è incoraggiante per guardare positivamente al futuro e far festa».
Festa della missione domenica 22
Appuntamento dalle 15.30 alle 19.45 nel teatro Don Bosco di via San Camillo de Lellis 4 a Padova. Dopo lo spettacolo Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli con Margherita Antonelli, ci saranno alcune testimonianze sul tema “Vivere per dono”: i genitori di padre Christian Carlassare, le Discepole del Vangelo e don Moreno Cattelan (dall’Ucraina). Seguono il mandato missionario e la presentazione della proposta per giovani Missiofficina.
La “caccia” può essere seguita su Instagram
I punti si ottengono vincendo le singole tappe, alcune prove speciali e con i bonus assegnati per la formazione. L’evento potrà essere seguito attraverso foto e video pubblicati in tempo reale su Instagram (cacciatesoro.unipd).
L’appoggio della rettrice e del vescovo
In caso di pioggia, l’iniziativa sarà rinviata al 28 maggio. Tra i saluti istituzionali, prima del via, ci sarà quello della rettrice Daniela Mapelli e ad attendere le squadre, al loro arrivo in piazza Duomo alle 13, ci sarà il vescovo Claudio Cipolla.