Piazza piena, chiesa vuota... Giovanni Crisostomo, cioè “bocca d’oro”, ebbe parole decise fino all’eroismo

Giovanni, vescovo di Costantinopoli tra la fine del 4° e l’inizio del 5° secolo, si vede riconoscere l’appellativo di “Crisostomo”, che significa “bocca d’oro”. Ma non è il premio per un oratore conciliante e morbido.

Piazza piena, chiesa vuota... Giovanni Crisostomo, cioè “bocca d’oro”, ebbe parole decise fino all’eroismo

Il santo vescovo ha parole decise fino all’eroismo. Guarda il mondo dall’alto di un amore per il quale si è giocato la salute in anni di monachesimo intransigente. Se rileggiamo le sue omelie, scopriamo passaggi che sembrano descrivere questo tempo nostro. Anche allora molti erano gli scettici, i polemici, i distratti. Gente che si accontentava di divertimenti fragili, lontani dagli splendori e dai rigori del Vangelo. E il santo irrompe: «Ogni giorno la partecipazione alla nostra sinassi diminuisce: la città è piena, mentre la chiesa è vuota di uomini! È piena la piazza del mercato, i teatri, il viale del passeggio, ma la casa di Dio è deserta; o piuttosto, se proprio bisogna dire la verità, la città è deserta di uomini, mentre la chiesa è piena di uomini. Non bisogna infatti chiamare uomini quelli che sono in piazza, ma voi che siete in chiesa; non quelle persone oziose, ma voi che siete pieni di zelo. Non c’è prova così evidente di un’anima umana come il fatto di amare le parole divine, come non c’è indizio e segno così chiaro di un’anima bestiale e priva di ragione come il fatto di disprezzarle». Per Giovanni, mondo e cielo non sono grandezze comparabili e non ha nessun problema a dare dei “corvi” a quelli che non se ne rendono conto o non lo vogliono ammettere. Non concede loro il minimo spazio dialettico. Fino a esclamare, mostrando – mostrandoci – l’altare eucaristico: «Questa mensa appartiene alle aquile».

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