Sambruson. Sentito inizio dell’anno pastorale

Domenica 9 ottobre si è svolta la processione con la statua di Maria Immacolata

Sambruson. Sentito inizio dell’anno pastorale

Anche quest’anno la comunità cristiana di Sambruson ha vissuto, domenica 9 ottobre, la tradizionale processione con la “bella e preziosa” statua di Maria Immacolata dalla chiesa al capitello a lei dedicato all’incrocio tra le vie Villa e Brentoni. Via Villa, elegantemente addobbata per l’occasione con festoni e arazzi, «ha fatto da cornice ai fedeli partecipanti – racconta Eugenio Reato, vice presidente del consiglio pastorale parrocchiale di Sambruson – onorati ancora una volta dalla presenza di una rappresentanza dei Cavalieri di San Marco». La celebrazione eucaristica è stata presieduta don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale; concelebranti il parroco arciprete don Luciano Baccarin e don Gian Pietro Donà. «La corale con i suoi canti guidati dai maestri Nereo Causin e Roberto Semenzato ha accompagnato i fedeli in preghiera lungo tutto il percorso». Nell’occasione si è voluto affidare alla Madonna l’inizio dell’anno pastorale, il cammino in atto per la preparazione al Sinodo diocesano e «la “supplica” – continua Reato – affinché abbiano a tacere le armi nella tanto martoriata terra ucraina e si possa quanto prima raggiungere un accordo di pace». L’omelia è stata particolarmente efficace «perché nella sua articolazione ha saputo con semplicità rendere attuale ciò che il Vangelo di Luca (17,11-19) poneva a tema per la domenica. Don Leopoldo Voltan, infatti, ha sottolineato come, nella fedeltà al cammino che il Signore propone a ciascuno, si possa scoprire chi è all’origine delle nostre “guarigioni” e cogliere così i doni offerti alle nostre vite. È solo la compagnia di Gesù vissuta in comunione con i nostri fratelli uomini che ci fa gustare appieno la vita pur nelle immancabili e talvolta misteriose prove che accompagnano il quotidiano vivere». Al termine, sul sagrato della parrocchiale, i partecipanti coralmente hanno letto l’atto di invocazione e affidamento a Maria Immacolata. In conclusione il circolo Noi ha curato un momento di convivialità «particolarmente gradito perché ha consentito di continuare l’incontro in fraterna e cordiale amicizia».

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