Santa Giustina in Padova. Ragazzi, famiglie, comunità: momento molto partecipato

Celebrazione dei sacramenti nel Battesimo di Gesù

Santa Giustina in Padova. Ragazzi, famiglie, comunità: momento molto partecipato

«Ce l’abbiamo fatta!». Con questa affermazione “liberatoria” ho ringraziato domenica scorsa i genitori di dieci ragazzi che hanno ricevuto – dal padre abate dom Giulio Pagnoni – i sacramenti della iniziazione cristiana nella parrocchia di Santa Giustina vergine e martire in Padova.

La pandemia da Covid 19 ha prorogato la celebrazione dei sacramenti per oltre sei mesi dalla data stabilita inizialmente: il 18 aprile 2020, sabato nell’ottava di Pasqua. Quando a ottobre abbiamo ripreso in sicurezza gli incontri di catechesi, con i genitori e le catechiste ci siamo orientati come nuova data al 10 gennaio, volendo così sottolineare lo stretto legame tra il battesimo di Gesù, evento dove il Padre consacra pubblicamente il “Figlio fatto carne” come messia, e il compimento dell’iniziazione cristiana dei ragazzi, dove loro raggiungono la piena incorporazione a Cristo e al suo Corpo che è la Chiesa.

Nei mesi che hanno preceduto la celebrazione, i ragazzi se pur limitati dai protocolli e anche con una certa “paura” hanno comunque risposto con un’assidua partecipazione agli incontri e un’attenta preparazione attraverso vari momenti liturgici, coltivando in loro un sempre più forte desiderio di ricevere confermazione ed eucarestia; desiderio che domenica scorsa si è manifestato anche in una grande emozione che ha coinvolto tutta la comunità parrocchiale presente.

Ritengo fondamentale il ruolo giocato dai genitori nel sostenere sia i ragazzi sia l’equipe di catechiste nell’accompagnare i loro figli a questo importante momento; usando un’analogia “rugbystica” a me molto cara: è stato veramente un gioco di squadra dove ci siamo sostenuti a vicenda lottando insieme per giungere in metà.

Sottolineo, infine, un piccolo dettaglio: per l’eucarestia mi sono concesso una piccola “libertà” liturgica; ho preparato dieci piccoli calici per poter permettere ai ragazzi di comunicarsi in sicurezza secondo le due specie eucaristiche come prevede il rito in questa speciale occasione.

dom Federico Lauretta
parroco di Santa Giustina in Padova

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