Santa Maria delle Grazie in Este. Confessionali più ampi e in sicurezza

Grazie. Sono partiti il rifacimento e la riorganizzazione degli spazi penitenziali nella navata della basilica. Da sei diventeranno tre

Santa Maria delle Grazie in Este. Confessionali più ampi e in sicurezza

Potrebbe apparire un intervento secondario, ma per la parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Este e per i fedeli che si recano alla basilica e santuario atestino, non lo è: parliamo del rifacimento degli spazi penitenziali. I lavori partono in questi giorni e termineranno prima di Natale. «La basilica – spiega il parroco, mons. Lorenzo Mocellin – è sempre stata un punto di riferimento nella zona per il sacramento della riconciliazione: dalle 7:45 alle 11 e dalle 16:30 alle 18 ci sono sempre dei sacerdoti disponibili. La pandemia ci ha costretti a chiudere i confessionali, troppo angusti, e a spostare le confessioni nella cappella invernale, dove però può entrare solo un fedele alla volta. Inoltre questo preclude l’uso della cappella alle altre attività pastorali, come le messe feriali e l’adorazione eucaristica quotidiana, tutte celebrate in basilica con notevole aggravio di spesa». I confessionali attuali sono collocati all’interno di tre addizioni erette lungo il fianco della basilica, nello spazio libero tra le cappelle degli altari laterali: sono costruzioni in muratura risalenti al secolo scorso. Ciascuna addizione contiene al suo interno due vani, separati da un muretto, ognuno dei quali è adibito e arredato a confessionale, cui si accede direttamente dalla navata. Allo stato attuale vi sono complessivamente sei confessionali a gruppi di due. Oltre a non garantire spazi adeguati di separazione, è riscontrabile all’interno dei vani una situazione di degrado, riferibile ai materiali di finitura impiegati nella costruzione dell’arredo, risalente alla metà degli anni Ottanta: evidente a un semplice esame alla vista per quanto attiene il tessuto di rivestimento, desumibile per leggeri cedimenti localizzati con riguardo al piano di calpestio. L’intervento in atto è orientato ad assicurare salubrità agli ambienti dedicati alla penitenzieria. A tale scopo, il progetto prevede di mettere in comunicazione i due vani di ogni addizione al fine di destinarne uno al confessore e uno al penitente, inserendo l’arredo ligneo – inginocchiatoio, banchetto, grata e plexiglas – lungo l’attuale parete divisoria interna. In questo modo si otterranno vani più ampi, adeguati e accoglienti. Dal punto di vista della salubrità verrà garantito in tal modo un maggiore volume d’aria e distanza tra le persone, migliore ventilazione e climatizzazione Questo dimezzerà il numero dei confessionali, che passeranno da sei a tre. In sintonia con le tematiche di natura ambientale, l’intervento coinvolge anche gli impianti tecnologici presenti. L’impianto di climatizzazione vedrà una razionalizzazione con la diminuzione del numero di dispositivi e la loro sostituzione con altri di nuova generazione, in pompa di calore, consentendo costi di esercizio più contenuti; la funzione di riscaldamento di cui sono dotati permette anche l’eliminazione degli attuali scalda aria a resistenza elettrica. L’impianto elettrico sarà rivisto nelle linee e sulla qualità della componentistica, introducendo illuminazione a risparmio energetico. Non da ultimo, sul fianco della Basilica, lungo la via pubblica, si potranno eliminare le antiestetiche e logore canaline bianche. Verranno rifatti anche i rivestimenti interni e rinnovati gli arredi. A dirigere i lavori, eseguiti dalla ditta Cdm, è l’architetto Michele Brochin di Este.

La pandemia ha cambiato le esigenze.

Con la pandemia si è reso necessario rivedere gli spazi per le confessioni: alle Grazie di Este i sei confessionali erano
accorpati a due a due, unificandoli saranno dimezzati di numero ma con spazi doppi. Nuovi anche gli arredi

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