Torna www.esperienzedivolontariato.it. Un nuovo raccoglitore di “avventure” territoriali

Si rinnova il sito www.esperienzedivolontariato.it, nato nel 2016 dalla collaborazione tra Caritas di Padova e la Pastorale dei giovani.

Torna www.esperienzedivolontariato.it. Un nuovo raccoglitore di “avventure” territoriali

Il portale era stato pensato come bacheca di proposte di campi di volontariato, per gruppi di giovani o per singole persone, di oltre 200 realtà di servizio diffuse nelle diocesi italiane, diverse per settori, zone geografiche e tipologie di servizio. «All’epoca – racconta Giorgio Pusceddu della Pastorale dei giovani – furono coinvolte, tramite un lavoro di censimento, tutte le Caritas italiane». Con il tempo, e soprattutto con l’irrompere della pandemia sullo scenario della storia, il sito era stato momentaneamente “parcheggiato”. Ora riparte, cambiando però il suo focus principale: «Se prima c’erano più di 120 campi disponibili in tutto il territorio italiano, oggi abbiamo pensato di concentrarci sul territorio della nostra Diocesi». Il sito rinnovato nasce dunque come “figlio spirituale” della guida #accendiilcuore, pensata come vademecum di preparazione dei giovani verso la Gmg di Cracovia, che raccoglieva già nel 2016 una lunga serie di esperienze di volontariato da svolgere tra Padova e dintorni, in modo più o meno continuativo. Nel sito si integrano altri servizi, come lo sportello di orientamento della Caritas e lo sportello di orientamento del Centri di servizio per il volontariato. «Penso che il desiderio di volontariato dopo il Covid sia in crescita – racconta Giorgio Pusceddu – In particolare da parte degli adolescenti. È vero che continuano a esserci situazioni di fatica in cui è ancora presente un rallentamento delle relazioni e c’è chi ci mette un po’ di più ad alzarsi dal divano, però penso veramente che questa sia la modalità giusta per “riaccendere il cuore”: il capitale sociale e le relazioni sono il bello della vita, la possibilità di incontro, di donarsi e di vivere esperienze significative che danno un senso al nostro esistere». «In questi incontri concreti – conclude Giorgio Pusceddu – ci si “sporca le mani” metaforicamente, e, facendolo, si esce più puliti e arricchiti».

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