Tribano. Gesù nasce tra la gente

Tribano Il presepe meccanico, lungo ben 14 metri, è stato allestito tra i banchi della chiesa per «essere in mezzo ai fedeli e a misura di bambino»

Tribano. Gesù nasce tra la gente

Un lungo presepe per raccontare il Natale; la storia del Verbo che, fattosi carne, è venuto ad abitare in mezzo a noi. È questa l’idea a cui hanno lavorato sette volontari della parrocchia di Tribano allestendo un’ambientazione, di ben 14 metri, lungo la navata della chiesa arcipretale. Il percorso è strutturato in sei scene, scandite come un ciclo affrescato,
dall’annunciazione a Maria alla Natività di Gesù. Il visitatore ha modo di percorrerlo lentamente, dopo averne azionato l’avvio meccanico con un pulsante, per poter cogliere tutte le sfumature dei tanti particolari in movimento. Per i piccoli è un libro aperto sulla meraviglia, dato anche lo scopo didattico che si è voluto dare alla sequenzialità dei fatti, ma per i grandi diventa un momento di riflessione, di preghiera volendo, con la possibilità di rivivere il Vangelo attraverso le immagini e le emozioni. Dalla modesta casa di Maria visitata dall’angelo Gabriele, si passa al viaggio della coppia a dorso d’asino per recarsi al censimento. Di mezzo le difficoltà del deserto, ripagate poi dalla benedizione dell’acqua rigogliosa di una cascata. Sulla via l’importanza degli incontri e delle relazioni con gli altri: chi apre il cuore alla tenerezza di Maria incinta è la gente umile, come un pescatore, dei mestieranti o ancora meglio i pastori, i destinatari dell’annuncio degli angeli. E alla fine del percorso c’è lagrotta di Betlemme, e Gesù adorato dai magi. Luci e musiche contribuiscono a dare al tutto un’atmosfera di raccoglimento e di silenzio.

«Tutte le figure del presepe hanno un significato che ogni anno può variare a seconda del contesto – spiega Elena Morato a nome dei volontari – Quest’anno vogliamo esprimere soprattutto la vicinanza alle persone, come Gesù che si è fatto uomo per starci vicino». «Per questo motivo il presepe se ne sta tra i banchi, in mezzo ai fedeli, perché ognuno si possa sentire parte di questa vicenda – afferma l’arciprete don Andrea Tieto – e anche l’altezza è volutamente a misura di bambino». Ciò permetterà di sicuro ai più piccoli di accarezzare le pecore, baciare qualche statuina, curiosare dentro le case o toccare l’acqua. Una situazione insomma tutta da vivere, frutto di un lavoro paziente e meticoloso poiché ogni cosa è fatta con cura, dai vestiti di stoffa delle statue ai paesaggi creati con elementi di natura, come radici e cortecce, alle luci e al sonoro. Per chi ricorda ipresepi viventi creati a Tribano negli ultimi anni ciò non sorprende, ma anche se quelle scene animate erano senza dubbio molto suggestive, la scelta di un lungo presepio tradizionale permette a tutti di poterlo visitare quando lo si desidera, senza condizionamenti, e lo si potrà fare per tutte le festività.

Oic

La Fondazione Opera Immacolata Concezione anche quest’anno, come ormai da tradizione decennale, ha allestito nella chiesa Maria Madre di Dio del centro Civitas Vitae Angelo Ferro (in via Toblino a Padova) un presepe realizzato grazie alla collaborazione tra i volontari dell’associazione Vada-Volontari amici degli anziani e gli educatori delle residenze Santa Chiara e Pio XII. Tutte le offerte dei fedeli, raccolte durante le celebrazioni eucaristiche delle 17 dei giorni festivi e feriali e della domenica alle 10, saranno destinate – attraverso don Vittorio Gobbin, assistente spirituale dell’Oic della Mandria – al Centro aiuto alla vita di Abano Terme.

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