A Lampedusa migranti dormono a terra sul molo. “Vanno trasferiti su terraferma”

Tra loro anche donne e bambini. Hotspot sovraffollato. Il parroco Don Carmelo: “Situazione prevedibile, aggravata da coronavirus”. Mediterranea: “Governo predisponga subito condizioni dignitose”

A Lampedusa migranti dormono a terra sul molo. “Vanno trasferiti su terraferma”

Sono più di cento le persone che questa notte hanno dormito all’aperto, per terra, sul molo Favarolo di Lampedusa. Una parte sono stati trasferiti questa mattina sulla terraferma. Più di 100 sono in quarantena nell’hotspot. “Una situazione prevista e prevedibile, aggravata dall’emergenza sanitaria in corso” spiega il parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra, che ha aperto le porte della parrocchia per ospitare alcuni dei migranti.  

Nelle ultime settimane, infatti, gli sbarchi autonomi sull’isola sono ripresi, con l’arrivo della bella stagione. “Nulla di diverso dagli altri anni - aggiunge il parroco - non è una situazione per noi nuova, ci si doveva pensare prima, quello che sappiamo è che dovrebbe arrivare nave hotspot per accogliere  e mettere in quarantena le persone i soccorse. Ovviamente se paragonato al dormire a terra sul molto è già qualcosa, ma la cosa migliore sarebbe organizzare i trasferimenti in modo adeguato subito sulla terraferma”. 

In tutto ieri sera gli sbarchi sono stati tre, con 146 persone, tra cui donne e bambini. “Non si possono lasciare le persone così - aggiunge Paola La Rosa del forum Lampedusa Solidale -. C’è un’emergenza sanitaria, o si salvaguardano tutti o il problema non si risolve. Noi chiediamo da tempo il ripristino di un’operazione come Mare nostrum, per salvare vite in mare e portarle sulla terraferma, ora più che mai, inoltre, sarebbe opportuno pensare a corridoi umanitari dalla Libia. Quello che è certo è che  nell’immediato le persone vanno trasferite, non vanno lasciate così sull’isola”. 

Anche l’ong Mediterranea Saving Humans sottolinea che il centro di accoglienza dell'isola è in sovraffollamento, con 116 persone. E chiede al governo italiano di procedere al trasferimento in strutture d'accoglienza sul continente dei migranti presenti sull'isola. “ Se l'isola viene considerata la "Porta d'Europa", tutti devono farsi carico di soluzioni rispettose dei suoi abitanti e dignitose per i migranti - scrivono in una nota -. Ci uniamo alle richieste avanzate del Sindaco Salvatore Martello e dal Parlamentare europeo Pietro Bartolo. Chiediamo con forza che il Governo predisponga immediate soluzioni per poter dare assistenza dignitosa ai naufraghi e ai migranti che approdano in fuga dall'inferno libico, assistenza che sia anche efficace dal punto di vista della prevenzione e del contrasto al contagio. Non si abdichi mai al dovere morale e legale del soccorso in mare, utilizzando come alibi il sovraffollamento a Lampedusa: si possono e devono trovare soluzioni che tengano insieme il rispetto dei diritti umani e l'applicazione dei protocolli di sicurezza sanitaria”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)