Afghanistan, Actionaid si ferma dopo ultimo divieto

L'organizzazione sospende la maggior parte dei suoi programmi attivi nel paese dopo l'ultimo divieto che impedisce alle donne di lavorare anche con le agenzie umanitarie: "Una graduale erosione dei diritti umani delle donne"

Afghanistan, Actionaid si ferma dopo ultimo divieto

La ong Actionaid "ha preso la difficile decisione di sospendere temporaneamente la maggior parte dei suoi programmi in Afghanistan fino a quando non emergerà un quadro più chiaro" rispetto ai diritti umani delle donne, alle quali il governo ha imposto la settimana scorsa un divieto di lavorare con agenzie umanitarie. Lo si apprende da una nota della stessa organizzazione.

ActionAid, si legge nel comunicato, "ha assistito alla graduale erosione dei diritti umani delle donne in Afghanistan con la chiusura delle scuole secondarie per quasi nove mesi e il successivo divieto di accesso all'università. L'ultima direttiva emanata il 24 dicembre che impedisce alle donne di lavorare con agenzie umanitarie come ActionAid avrà conseguenze devastanti per le persone che contano sul loro sostegno".

Le donne, si legge ancora nella nota, "sono essenziali per qualsiasi operazione di aiuto umanitario, tanto più nel contesto dell'Afghanistan, dove solo le donne possono interagire con le donne. In ActionAid la capacità di fornire servizi nel Paese dipende da 97 donne che lavorano instancabilmente per migliorare la vita di coloro che le circondano. Attualmente, quasi la metà della popolazione afghana non ha abbastanza cibo e sta soffrendo in condizioni di fame grave. Quest'inverno, molti stanno vivendo temperature estreme ed è necessario un intervento immediato per salvare vite umane. Se alle donne viene vietato di lavorare, queste persone non potranno essere raggiunte e aiutate".

Rispetto alla decisione di sospendere temporaneamente le sue operazioni nel paese, l'ong aggiunge: "Rimarremo in stretto contatto con partner, donatori e funzionari governativi per consentire, non appena possibile, un'inversione di queste direttive. Nel frattempo, siamo solidali con donne, uomini, ragazze e ragazzi in tutto il Paese i cui diritti, vite e mezzi di sussistenza saranno fortemente influenzati da questa decisione".

ActionAid, spiega la nota, "è una federazione globale che lavora con oltre 15 milioni di persone che vivono in più di 40 dei Paesi più poveri del mondo. Vogliamo un mondo giusto e sostenibile, in cui tutti godano del diritto a una vita dignitosa e alla libertà dalla povertà e dall'oppressione. Lavoriamo per la giustizia sociale, l'uguaglianza di genere e l'eliminazione della povertà".

L'ong rende inoltre noto di "operare in Afghanistan dal 2002, sostenendo le donne a rivendicare i propri diritti e aiutando i bambini ad andare a scuola".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)