Azione di pace in Ucraina: 200 persone e 50 mezzi per portare beni

La campagna "Stop the war Now", a cui aderiscono 89 organizzazioni, promuove venerdì 1 aprile un'azione non violenza a sostegno della popolazione. Al ritorno il convoglio porterà in Italia persone con fragilità in fuga dalla guerra. "Entreremo in territorio ucraino per testimoniare con la nostra presenza sul campo la volontà di pace"

Azione di pace in Ucraina: 200 persone e 50 mezzi per portare beni

L'iniziativa di pace Stop the war Now promuove venerdì 1 aprile un'azione nonviolenta in Ucraina: a partire una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto, con una carovana di 50 mezzi, per portare beni di prima di necessità alla popolazione. La destinazione è Leopoli dove i partecipanti incontreranno sia organizzazioni della società civile, sia autorità religiose e civili. Al ritorno il convoglio permetterà a persone con fragilità di lasciare il loro paese in guerra e raggiungere l’Italia.

“Con i rappresentanti della società civile nonviolenta e pacifista e di altre realtà impegnate nella costruzione della pace, entreremo in territorio ucraino per testimoniare con la nostra presenza sul campo la volontà di pace e per permettere a persone con fragilità, madri sole e soprattutto bambini, di lasciare il loro Paese in guerra e raggiungere l’Italia”, scrivono i promotori nel loro manifesto. “Da sempre siamo accanto agli ultimi, al fianco delle vittime con azioni umanitarie e iniziative di solidarietà internazionale. Vengono momenti in cui però ‘la pace attende i suoi artefici’ e noi non possiamo disattenderla. Non vogliamo restare spettatori e sentiamo l’obbligo di esporci in prima persona”.

Da qui l’invito alle organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale “a dare la propria adesione, a prendere parte alla delegazione e a promuovere una serie di azioni di mobilitazione”.

Tra le organizzazioni aderenti  Comunità Papa Giovanni XXIII, AOI, Rete Disarmo, Focsiv, Pax Christi, ARCI, Libera, CGIL, Nuovi Orizzonti, 6000 Sardine, Legambiente, Un ponte per, Terre des hommes e molti altri

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)