Come frecce scoccate dall’arco. “Orientare” è una parola chiave in campo educativo

Proiettare desideri o ansie sui propri figli è un esercizio egoistico, anche se spesso realizzato in maniera inconsapevole.

Come frecce scoccate dall’arco. “Orientare” è una parola chiave in campo educativo

Prima di correre in spiaggia ad accendere i falò, organizzare qualche rave e concerto di troppo, avevamo lasciato i nostri adolescenti presi dalle fatiche di fine anno scolastico. Un anno difficile quello trascorso, stressante e anche complesso per via della preoccupante diffusione del Covid.

Si è parlato molto della situazione degli adolescenti, del loro isolamento, delle criticità amplificate dalla pandemia, dell’inefficacia della DaD e anche di alcuni comportamenti sconsiderati che spesso li hanno resi “untori” e trasgressori dei protocolli sanitari. Ora, passata la sbornia estiva, siamo tutti richiamati all’ordine e ai doveri, quindi anche loro stanno per sciamare in buon ordine agli impegni della routine.

Il mondo della scuola sta scaldando i motori ed è pronto a ripartire. L’organizzazione logistica pare ormai collaudata, nei mesi trascorsi si è maturata una certa esperienza e una buona gestione delle norme di sicurezza. Restano invece aperti molti interrogativi. Riguardano soprattutto i percorsi di studio, ormai in qualche modo rivoluzionati dalla pandemia che ci ha travolti. Le modalità di apprendimento e anche quelle relazionali appaiono sempre più legate a doppio nodo alla tecnologia, l’orizzonte professionale è in rapida mutazione e guardare al futuro diventa sempre più difficile.

Con questa incertezza ormai cronica, cifra definitiva del nostro tempo, facciamo i conti come genitori, educatori e insegnanti, inoltre siamo chiamati a romperci la testa nella ricerca delle giuste strategie di dialogo con una generazione sempre più distante dal nostro vissuto.

Viviamo senza ombra di dubbio un tempo di svolta, che chiude un’epoca ormai vetusta e ne apre un’altra piena zeppa di straordinarie possibilità, ma anche di moltissime illusioni. Il rischio più grosso sta nella distanza e nello scollamento fra le due dimensioni, il passato e il futuro. Se è vero che si viaggia a velocità folle e che i cambiamenti sembrano sfuggire completamente dal nostro controllo, è altrettanto fondato pensare che il passato abbia ancora qualcosa da dire al futuro per fare in modo che resti “umano” e ancorato ai valori che sono patrimonio della nostra società.

I giovani hanno il dovere di destabilizzare e rompere la continuità, a noi spetta osservare il cambiamento con il dovuto distacco ma anche mettendo a disposizione delle nuove generazioni esperienza ed equilibrio.

“Orientare” è una parola chiave in campo educativo. Evoca i grandi viaggi di esplorazione e le memorabili imprese che ne sono seguite. Esplorare implica superare i confini e quindi anche esporsi al dubbio e al rischio.

Per riuscire a essere buoni genitori ed educatori occorre dunque l’attitudine al rischio e la capacità di avere fiducia nell’altro. Proiettare desideri o ansie sui propri figli è un esercizio egoistico, anche se spesso realizzato in maniera inconsapevole.

Tornano alla mente le parole del poeta bengalese Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura nel 1913: “I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa. Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi. E sebbene stiano con voi, non vi appartengono. Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri. Perché essi hanno i propri pensieri. Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime. Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni. Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi. Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri. Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati”.

Potremmo renderle un augurio per questa nuova stagione che ci attende densa di appuntamenti e di sfide assai importanti.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir