Covid. Conte: "Pressione severa sul Ssn. Ce la metteremo tutta per salvare vite umane"

Sensibili alle manifestazioni pacifiche di dissenso. Le parole del premier Conte nel corso di un'informativa alla Camera sul Dpcm 24 ottobre. "La seconda sfida del Covid non è meno minacciosa della prima battaglia, di questa primavera”

Covid. Conte: "Pressione severa sul Ssn. Ce la metteremo tutta per salvare vite umane"

"Non abbiamo mai affermato di essere fuori dal pericolo". Lo ricorda il premier Giuseppe Conte nel corso di un'informativa alla Camera. su dpcm 24 ottobre

"La curva epidemiologica è in rapida crescita con l'indice Rt arrivato alla soglia critica di 1,5. Il numero di nuovi positivi è cresciuto in maniera preoccupante, è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione. Questo sta avvenendo in molti altri Paesi europei e sta esercitando una pressione particolarmente severa sul Servizio sanitario, con un incremento significativo di persone ricoverate e l'aumento del numero delle persone in terapie intensiva. Perciò abbiamo adottato misure che consentano di raffreddare e mitigare la curva di crescita del contagio per alleviare il carico molto pesante sul Servizio sanitario".

Nessuna arbitrarietà, solide valutazioni prognostiche

"Non abbiamo agito secondo criteri arbitrari o operando un'impropria gerarchia di valori tra attività. Ci siamo attenuti a evidenze scientifiche che ci hanno consentito di compiere solide valutazioni prognostiche".

Trasporti. Gli enti locali hanno usato 120 milioni su 300 messi a disposizione

Riferendo alla Camera il premier Giuseppe Conte segnala "l'oggettiva difficoltà di rispettare sempre il rigoroso rispetto delle regole sui mezzi di trasporto, unito al mancato utilizzo dei fondi messi a disposizione dal governo agli enti locali. Al momento sono stati utilizzati 120 milioni su 300 milioni. Ciò ha imposto di limitare lo spostamento pubblico e privato".

Su critiche al Dpcm. Intervento dove è più facile abbassare la guardia

"Questo complessivo apparato di divieti e sospensioni di attività, di raccomandazioni è stato oggetto di critiche anche molto accese da parte delle categorie e di cittadini che hanno espresso il loro dissenso con manifestazioni spontanee in varie città. La scelta di sospendere o ridurre 'attività in alcuni settori non deriva dal mancato rispetto di misure di sicurezza, che salvo eccezioni sono state adottate anche con rigore. La scelta così radicale è dolorosa" è stata presa "per l'esigenza di ridurre le occasioni di socialità e di relazione, in presenza di un contagio diffuso. Soprattutto in quei contesti in cui è più facile abbassare la guardia".

Sensibili alle manifestazioni pacifiche di dissenso

"Tra le scelte più dolorose" c’è lo stop al mondo dello spettacolo, i cui lavoratori "stanno affrontando enormi difficoltà. Purtroppo gli stessi protocolli di sicurezza hanno fortemente limitato la presenza del pubblico, contribuendo a un generale depauperamento del settore. Il governo è consapevole degli immani sacrifici richiesti a questi lavoratori. Siamo estremamente sensibili a manifestazioni di dissenso, protesta e frustrazione che si sono manifestate, cittadini che esprimono pacificamente il proprio disagio, che temono per il futuro delle proprie attività e del lavoro".

Abbiamo meriti e demeriti, oggi il virus ci costringe a un passo indietro

"La seconda sfida del Covid non è meno minacciosa della prima battaglia, di questa primavera. Tutti i paesi europei stanno adottando misure più restrittive e molto simili a quella del dpmc 24 ottobre. In alcuni casi - dice il premier Giuseppe Conte riferendo in aula alla Camera - le regole adottate all'estero sono anche più severe delle nostre". Conte aggiunge: "Tutti i governi europei coi loro meriti e coi loro demeriti, questo riguarda anche il nostro governo, fronteggiano un'epidemia che oggi ci costringe a fare un passo indietro. Siamo quindi costretti a limitare alcune nostre abitudini".

Ce la metteremo tutta per salvare vite umane

“Questo è davvero il momento di restare uniti, tanto più per le sofferenze economiche, i disagi psicologici, la rabbia, l'angoscia e la preoccupazione di tantissimi concittadini. I nostri sforzi sono protesi a salvare vite umane e il tessuto economico del Paese". così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte conclude il suo discorso alla Camera. Poi: "Regna ancora grande incertezza e insicurezza sulla fase che stiamo attraversando, il governo ce la metterà tutta per mettere in sicurezza il Paese, dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie per assolvere questo compito". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)