Migranti, a Samos violati i diritti dei minori. La denuncia del Comitato delle Nazioni Unite per l'infanzia

Si chiede ad Atene di interrompere la detenzione di giovani rifugiati e riformare le sue leggi migratorie. La richiesta fa seguito alle prove presentate da Still I Rise (Sir) e I Have Rights (Ihr) ad aprile 2022

Migranti, a Samos violati i diritti dei minori. La denuncia del Comitato delle Nazioni Unite per l'infanzia

Atene deve interrompere la detenzione di giovani rifugiati e riformare le sue leggi migratorie: a chiederlo è il Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Infanzia (UNCRC) nel suo rapporto di valutazione dedicato alla Grecia e pubblicato lo scorso 9 giugno. La richiesta fa seguito alle prove presentate da Still I Rise (SIR) e I Have Rights (IHR) ad aprile 2022. Le due organizzazioni operanti a Samos hanno dimostrato le violazioni dei diritti umani dei minori sull’isola, sollevando preoccupazioni specifiche riguardo alle detenzioni de facto e alle condizioni di vita disumane, alle lacune nelle procedure di valutazione dell'età e della vulnerabilità, alla mancanza di accesso al diritto d'asilo, così come alla carenza di servizi. 

Anche grazie alle prove fornite dalle due organizzazioni, l’Uncrc ha ufficialmente riconosciuto le violazioni dei diritti dell’infanzia perpetrate dal governo greco, confermando le preoccupazioni espresse da Sir e Ihr sullo stato dei bambini rifugiati e dei minori non accompagnati.  Il rapporto Uncrc contraddice la narrativa ufficiale delle autorità elleniche e riconosce “numerose violazioni dei diritti dei bambini richiedenti asilo, rifugiati e migranti in Grecia”, in linea con quanto denunciato da Still I Rise e I Have Rights. In particolare, il report evidenzia il ricorso alla “detenzione dei minori a scopo identificativo” e la triste realtà delle “precarie condizioni di vita nei centri di accoglienza (RIC) sulle isole dell’Egeo.”

"In linea con le nostre preoccupazioni, il Comitato ha fatto pressione sul governo greco affinché vieti del tutto il collocamento dei minori nei centri di detenzione per migranti, dando priorità all’immediato trasferimento dei minori richiedenti asilo e delle loro famiglie fuori dalle strutture di detenzione. La posizione dell’Uncrc rappresenta un netto rifiuto di quello che sembra il futuro della nuova politica migratoria dell’UE", dichiara Diana Jìmenez Suela, Advocacy Manager di Still I Rise

Le due organizzazioni hanno denunciato le condizioni deplorevoli nella Safe Zone del nuovo Centro Chiuso ad Accesso Controllato di Samos: qui, i minori non accompagnati sono sotto la supervisione di personale non preparato, mentre l’accesso a particolari servizi, tra cui l’istruzione formale, è fortemente limitato. Il rapporto dell’Uncrc fa appello al governo greco affinché fornisca a rifugiati, richiedenti asilo e minori non accompagnati un alloggio adeguato fuori dalle strutture di detenzione, e proceda alla chiusura immediata delle Safe Zones. 

"Il rapporto non avrà alcun impatto sui bambini rifugiati e i minori non accompagnati se il governo greco non cambierà la sua attuale condotta. Continueremo la nostra battaglia, ora anche con il sostegno dell’Uncrc, per spingere l’esecutivo greco a fornire a rifugiati e richiedenti asilo i servizi che sono loro garantiti dalla legge", afferma Ella Dodd, Legal Coordinator di I have Rights. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)