Oblio oncologico, “una legge di civiltà”. Che attende il passaggio al Senato

Questa mattina il convegno per fare il punto sul disegno di legge approvato dal Cnel e già passato alla Camera il 3 agosto. Brunetta: “Passaggio epocale anche per il mercato del lavoro”. Abodi: “Legge che permette di lasciarsi alle spalle la parentesi della malattia”

Oblio oncologico, “una legge di civiltà”. Che attende il passaggio al Senato

Si è svolto questa mattina presso il Cnel il convegno “Oblio oncologico: una battaglia di civiltà – Verso la legge che tutela le persone guarite da malattie oncologiche”, alla presenza del presidente Renato Brunetta, del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e l’ex ministra per la Salute Beatrice Lorenzin.
Il ministro per la Salute Orazio Schillaci ha inviato un videomessaggio. L’evento, organizzato dal Cnel in collaborazione con l’Associazione “Le 12 Querce - Centro studi Tony e Andrea Augello”, è stata l’occasione per fare il punto sul disegno di legge sull’oblio oncologico, approvato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e il Lavoro lo scorso marzo 2023.

Il Cnel sottolinea come in Italia siano 3,6 milioni le persone sopravvissute dopo una diagnosi di tumore. “Circa un milione può essere considerato guarito da un punto di vista clinico, dal momento che non vi sono più evidenze di malattia e non vi è più un trattamento oncologico. Alla guarigione clinica deve però accompagnarsi anche una guarigione sociale. Deve venir meno lo stigma semantico”. Per questo il Cnel ha proposto una legge sull’oblio oncologico, che tuteli i diritti di chi ha superato una neoplasia, compreso il diritto di non dare informazioni riguardanti la sua pregressa malattia, quando ad esempio si chiede un mutuo o si vuole adottare un bambino. “È una legge volta a colmare un vulnus che compromette indirettamente anche lo sviluppo economico del Paese”.

In Europa molti paesi sono intervenuti in tal senso, come Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo, Romania. In Italia negli ultimi anni la Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), con numerose associazioni di pazienti, ha dato vita alla campagna #iononsonoilmiotumore con una raccolta firme che è arrivata ad oltre 100.000 adesioni. Nella scorsa legislatura sono state presentate numerose proposte di legge tutte poi decadute con la fine del governo Draghi.

Nel dicembre 2022 la Fondazione Aiom ha contattato il Cnel, che su impulso del consigliere Francesco Riva ha svolto una serie di audizioni e approfondimenti, per giungere infine a una proposta di legge, che tenesse in considerazione le esigenze di tutte le parti interessate. Il disegno di legge è stato approvato dall’Assemblea del Cnel il 21 marzo 2023.

Una volta trasmesso in Parlamento, l’ampia convergenza delle forze politiche ha fatto sì che il 3 agosto siano state approvate alla Camera dei Deputati le nuove “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”. Rimane ora il passaggio al Senato.

Brunetta: “La legge è un passaggio epocale anche per il mercato del lavoro”

“Il 21 marzo 2023 l’Assemblea del Cnel ha approvato un disegno di legge sull’oblio oncologico, per consentire a chi è guarito di non dover dichiarare la malattia quando si trova a dover accendere un mutuo in banca, a richiedere un prestito o a firmare un nuovo contratto di lavoro. Presidente era Tiziano Treu, relatore il consigliere Francesco Riva, che è l’anello di congiunzione tra la precedente e l’attuale Consiliatura. È una legge di civiltà, voluta dal Cnel perché è questo il suo ruolo, talvolta riconosciuto talvolta non riconosciuto. Ma al di là di quel che si dice del Cnel, noi svolgiamo i nostri compiti, indicati dalla Costituzione. Forniamo pareri, al Governo e al Parlamento. Proponiamo interventi legislativi. Stimoliamo il dibattito sociale e il confronto tra i corpi intermedi, sui temi rilevanti per il Paese”. E' quanto ha dichiarato il presidente del Cnel, Renato Brunetta nel corso del convegno di questa mattina.

Ha aggiunto Brunetta: “La legge sull’oblio oncologico avrà ripercussioni notevoli anche sul mercato del lavoro, dove ancora troppe discriminazioni e pregiudizi rendono difficile il reinserimento dopo la malattia e dove la possibilità di fare carriera se si è avuto un tumore sono notevolmente ridotte. Questa legge di civiltà attende ora l’approvazione in Senato e mi auguro che possa avvenire nei tempi più brevi possibili, perché si tratta di una norma giusta, etica e che verrà ricordata come un passaggio epocale nel mondo del lavoro”.

Abodi: “Legge che permette di lasciarsi alle spalle la parentesi della malattia”

"Sono felice di essere qui. La sede di questo convegno è un luogo solenne, in cui si respira la nostalgia del futuro. Un luogo vivo, ricco di una rinnovata vita. In questa occasione parla Andrea più che Abodi - ha dichiarato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi -. L’Andrea che nel gennaio 2021 ha accolto da una telefonata dell'Umberto I la notizia che qualcosa non funzionava. Un appuntamento della vita nel quale si trovano in tanti. La mia è quindi una testimonianza, volta anche a sottolineare la necessità di una legge sull’oblio oncologico. Sono qui per condividere l'esigenza che tante persone come me sentono di lasciarsi alle spalle quella parentesi. Una volta approvata la norma in via definitiva, ci sarà ancora tanto lavoro da fare. C'è il tema dell'assistenza e della qualità della vita. Quando, tra qualche mese, potremo celebrare questa conquista di civiltà sarà una tappa di un percorso. L'associazione 12 Querce è impegnata in tutto ciò e la ringrazio”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)