Reddito di cittadinanza, il ministero: per oltre 47 mila percettori individuata un’attività formativa

Sono 198 mila i percettori di reddito di cittadinanza che nell’ambito del Programma Garanzia Occupazione Lavoro sono stati instradati verso i percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze

Reddito di cittadinanza, il ministero: per oltre 47 mila percettori individuata un’attività formativa

Sono 198 mila i percettori di reddito di cittadinanza che nell’ambito del Programma Garanzia Occupazione Lavoro sono stati instradati verso i percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze. Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma GOL. Sono oltre 47 mila, invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un’attività formativa da svolgere. E’ quanto rende noto il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a proposito della previsione della legge Finanziaria per il 2023 che prevede per i beneficiari del Reddito il coinvolgimento obbligatorio in iniziative di aggiornamento o di riqualificazione formative.

“Queste ultime cresceranno rapidamente grazie ad una spinta che il Governo ha voluto dare alla previsione della Legge 4 del 2019- precisa la nota del ministero -: oltre 161 mila beneficiari, cioè l’81%, infatti, potranno iniziare l’attività formativa nelle prossime settimane perché sono stati aggiudicati, o sono in via di aggiudicazione, gli avvisi per l’attività di formazione che le Regioni hanno pubblicato a valere sulle risorse di GOL”.

“Nelle prossime settimane, inoltre – si sottolinea nella nota -, il ministero provvederà ad estendere l’attività obbligatoria prevista per i percettori a tutti gli interventi di inclusione lavorativa e di rafforzamento dell’occupabilità stabiliti dalla legge e proseguirà il lavoro di un tavolo di monitoraggio e valutazione con le Regioni per raggiungere il target previsto dal Pnrr, dando la prevalenza ai beneficiari del reddito di cittadinanza nella presa in carico e nell’avvio a formazione o a percorsi di occupabilità”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)