Tokyo 2020, arriva anche l’Afghanistan: i due atleti potranno gareggiare

Fermati alla vigilia dei Giochi dalla conquista del potere da parte dei talebani, Zakia Khudadadi e Hossain Rasouli sono stati evacuati dal paese e hanno trascorso gli ultimi giorni a Parigi. Fermi nel desiderio di recarsi a Tokyo, ora sono al Villaggio paralimpico e potranno partecipare alle gare

Tokyo 2020, arriva anche l’Afghanistan: i due atleti potranno gareggiare

In ritardo, ma ci sono anche loro. I due atleti che rappresentano l’Afghanistan alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 sono giunti in città e alloggiano ora al Villaggio Paralimpico insieme a tutti gli altri atleti: provati dopo le operazioni di evacuazione da Kabul e dopo alcuni giorni trascorsi a Parigi, i due nei prossimi giorni parteciperanno alle loro rispettive gare. Alla vigilia dei Giochi la notizia della loro assenza a Tokyo aveva emozionato tutti e molte preoccupazioni si era levate per la loro sicurezza nel momento della conquista del potere da parte dei talebani: ora, qualche giorno dopo, l’arrivo fortemente voluto dei due in Giappone.
Zakia Khudadadi e Hossain Rasouli sono stati accolti sabato sera in modo caloroso al Villaggio Paralimpico di Tokyo 2020 dal presidente dell'IPC Andrew Parsons e dal presidente del Consiglio degli atleti dell'IPC Chelsey Gotell. Dopo la loro evacuazione sicura dall'Afghanistan lo scorso fine settimana – fa sapere il Comitato paralimpico internazionale - i due atleti hanno trascorso la settimana a Parigi, in Francia, presso l'Insep (Institut national du sport, de l'expertise et de la performance), un centro statale di eccellenza nelle attività sportive, gestito dal ministero dello sport francese. La sera di venerdì 27 agosto i due si sono imbarcati su un volo dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi all'aeroporto Haneda di Tokyo, effettuando tutti i controlli previsti dalla normativa Covid.19 sia in partenza sia in arrivo, prima di essere trasportati al villaggio paralimpico.

“Dodici giorni fa – ha detto Andrew Parsons, presidente dell'Ipc- siamo stati informati che la squadra paralimpica afgana non avrebbe potuto recarsi a Tokyo, una notizia che ha spezzato il cuore di tutti coloro che sono coinvolti nel movimento paralimpico e che ha lasciato entrambi gli atleti devastati. Quell'annuncio ha dato il via a un'importante operazione globale che ha portato alla loro evacuazione sicura dall'Afghanistan, al loro recupero da parte della Francia e ora al loro arrivo sicuro a Tokyo. Abbiamo sempre saputo – ha continuato - che c'era una remota possibilità che entrambi gli atleti potessero partecipare a Tokyo 2020, motivo per cui la bandiera afgana è stata esibita alla cerimonia di apertura di martedì scorso. Come per tutti gli atleti qui a Tokyo 2020, non abbiamo mai perso la speranza e ora avere Zakia e Hossain nel Villaggio Paralimpico insieme ad altri 4.403 paralimpici dimostra il potere dello sport di unire le persone in pace”.

“La nostra priorità numero uno – ha continuato Parsons - è e sarà sempre la salute e il benessere di entrambi gli atleti: negli ultimi 12 giorni, Zakia e Hossain hanno continuato a esprimere il loro assoluto desiderio di venire a competere ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Grazie agli eccezionali sforzi di diversi governi e di altre realtà Zakia e Hossain sono ora a Tokyo per realizzare i loro sogni, inviando un forte messaggio di speranza a tanti altri nel mondo. Naturalmente continueremo a lavorare affinché ricevano tutte le cure e il supporto di cui hanno bisogno sia durante che dopo i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020".

Chelsey Gotell, presidente del consiglio degli atleti dell'Ipc, ha dato il benvenuto ai due atleti a nome di tutti i colleghi che partecipa ai Giochi e ha sottolineato come “da quando hanno lasciato l'Afghanistan la scorsa settimana hanno ricevuto un'assistenza eccellente dalle autorità francesi e dal team dell'Insep”, ribadendo che “la cosa più importante è il benessere fisico e mentale di Zakia e Hossain: siamo stati rassicurati che arrivano a Tokyo pronti a fare ciò per cui si sono allenati anni”.

Hossian avrebbe dovuto partecipare alla corsa dei 100m maschili T47 che si è disputata lo scorso 27 agosto: non avendo potuto prender parte alla gara, è stato inserito nei 400m maschili T47 del 3 settembre. Trattandosi di una distanza notevolmente più lunga rispetto a quella per la quale si era allenato, è stata accolta la sua richiesta di partecipare anche alla gara del salto in lungo T47 che si terrà il 31 agosto alle 9.30". Per quanto riguarda Zakia, invece, se la categoria di peso sarà confermata parteciperà il 2 settembre al taekwondo femminile -49kg K4. Dopo le gare, ha spiegato l'Ipc- nessuno dei due atleti passerà per la zona mista, dove si effettuano le interviste, e più in generale non ci sarà alcuna possibilità per la stampa di poter parlare con i due atleti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)