Vaccino, l'Ue riscrive le regole dell'export: "solo se c'è reciprocità"

La Commissione europea ha adottato modifiche al sistema di autorizzazioni delle esportazioni di vaccini - entrato in vigore a gennaio - aggiungendo i criteri di "reciprocità e proporzionalità" ...

Vaccino, l'Ue riscrive le regole dell'export: "solo se c'è reciprocità"

La Commissione europea ha adottato modifiche al sistema di autorizzazioni delle esportazioni di vaccini - entrato in vigore a gennaio - aggiungendo i criteri di "reciprocità e proporzionalità" con l'obiettivo di "guadagnare sulla trasparenza nell'export dei vaccini" e "valutare le domande caso per caso" in modo che tutti i cittadini europei possano "accedere al vaccino". Queste le parole del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa.

L'Unione europea dovrà dunque valutare "se il Paese terzo a cui sono destinate le dosi di vaccino" pone "restrizioni sull'export di vaccini o di materie prime" e se la situazione "nel Paese di destinazione dei vaccini è migliore o peggiore di quella dell'Unione europea".

In base a questi criteri, la Commissione potrà decidere "se esportare vaccini sia appropriato oppure no", ha spiegato Dombrovskis. Da oggi, dunque, 17 Paesi si vedranno revocata l'esenzione. Ciò nonostante, "l'Unione europea continua a essere il primo esportatore di vaccini al mondo" e per questo "i Paesi a basso e medio reddito del Covax ne restano esclusi", ha precisato Dombrovskis.

Durante la conferenza stampa è stato poi ribadito che "i nuovi criteri presentati non sono un divieto alle esportazioni". Su "381 richieste di esportazioni", infatti, "380 sono state accettate", ha fatto sapere Dombrovskis, "per un totale di 43 milioni di dosi". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)