Idee

Il Sinodo per la Regione Panamazzonica invita a “camminare insieme” nel rispetto della “casa comune” sollevando grandi questioni: come prendere coscienza del compito epocale che la creazione impone a ogni essere umano? Qual è la situazione attuale, letta dal punto di vista del Vangelo e della Chiesa? Perché è importante per le comunità cristiane quest’area tanto sensibile? Chi è l’Amazzonia?

Credo che più di qualcuno tra i partecipanti all’assemblea diocesana abbia condiviso, man mano che il vescovo Claudio procedeva nel suo intervento, la mia sensazione di essere di fronte a uno snodo cruciale per la nostra Chiesa, un punto d’arrivo e al tempo stesso un punto di ri-partenza nel nostro impegno pastorale e nella nostra testimonianza di cristiani. E questo per diverse ragioni.

"Non esiste un pane mio o un pane tuo: il pane si condivide e crea comunione"; ha un ruolo decisivo all’interno delle nostre relazioni e "apre sentieri di comprensione della vita". Eppure, per la maggior parte dell'umanità rimane ancora "il sogno da raggiungere". Oggi, Giornata mondiale del pane, parla il fondatore della Comunità monastica di Bose

Nelle prossime settimane le Camere si troveranno a esaminare una serie di riforme che richiederanno in alcuni casi il complesso iter delle leggi di revisione costituzionale, in altri il procedimento previsto per le leggi ordinarie, in altri ancora le procedure per le modifiche dei Regolamenti dei due rami del Parlamento, che sono di grande rilevanza perché incidono sul funzionamento della “fabbrica delle leggi”

“L’assegnazione del premio Nobel per l’economia di quest’anno ha un valore simbolico: l’Accademia ha voluto premiare tre persone per i loro contributi sviluppati nel corso degli anni da angolature diverse ma convergenti sullo stesso tema, cioè la lotta alle povertà e alle disuguaglianze sociali. È la prima volta che succede una cosa del genere”.

Compagni di viaggio. L'ultimo libro di Alberto Trevisan, "storico" obiettore di coscienza, racconta il lungo tratto di vita in cui il prete, più anziano di una trentina d'anni, gli ha camminato a fianco
Il fondatore di Caritas italiana è stato anche, per Alberto Trevisan, un “padre spirituale”, attento «alle gemme di carità e giustizia che faticano a sbocciare, ma che quando fioriscono danno grande frutto».