Migranti, oltre 100 associazioni dicono "no" al rinnovo degli accordi con la Libia

Tante le associazioni che hanno aderito all'appello e che domani pomeriggio scenderanno in piazza, insieme a cittadini e cittadine, in occasione della votazione in Parlamento per il rinnovo delle missioni internazionali, compresa quella in Libia, fissata per il 15 luglio

Migranti, oltre 100 associazioni dicono "no" al rinnovo degli accordi con la Libia

Sono oltre cento le associazioni che hanno aderito e che scenderanno in piazza, insieme a cittadini e cittadine, in occasione della votazione in Parlamento per il rinnovo delle missioni internazionali, compresa quella in Libia, fissata per il 15 luglio.

Come fanno sapere le organizzazioni aderenti in una nota, si manifesterà domani, mercoledì 14 luglio, appuntamento alle 17 in piazza Montecitorio a Roma, per "denunciare la responsabilità delle autorità italiane nelle continue stragi di persone migranti nel Mediterraneo centrale e nel ciclo di violenze, sfruttamento e violazioni dei diritti umani a cui sono sistematicamente sottoposti migranti e rifugiati in Libia".

Chiare le richieste della società civile: stop al rinnovo della missione in Libia e alla prosecuzione della cooperazione con le autorità libiche senza garanzie concrete sulla protezione dei diritti umani di migranti e rifugiate; no al sostegno e alla collaborazione con la "Guardia costiera libica" finalizzato al respingimento forzato in Libia, sì alla costruzione di un piano che preveda l'evacuazione immediata delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici e all'estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate; sì al ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e al riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle Ong per la salvaguardia della vita in mare.

Le associazioni fanno sapere che durante il presidio saranno ascoltati gli interventi di chi ha subito le violenze e i soprusi delle guardie libiche, le storie attraverso le voci di Sonia Bergamasco e Valentina Carnelutti, gli interventi tra gli altri di Ascanio Celestini, Nello Scavo, Khalifa Abo Kraisse e le dichiarazioni di parlamentari che si alterneranno al microfono.
Le associazioni invitano a scendere in piazza con gli occhi coperti da una benda bianca, simbolo di quelle autorità che si rifiutano di vedere, e che si piegano volontariamente alle barbarie e all'annullamento dei diritti umani. 
A promuovere l'iniziativa le principali reti della società civile italiana: l'Associazione delle Ong Italiane (Aoi), Campagna Io Accolgo, Coordinamento Italiano Ong internazionali (Cini), Forum per cambiare l'ordine delle cose, Forum Antirazzista di Palermo, LasciateCIEntrare, Libera, Piattaforma delle Ong del soccorso in mare, Sbilanciamoci!, Società della cura, Tavolo Asilo e Immigrazione.

Nelle piazze saranno presenti i volontari e gli attivisti di tantissimi gruppi e associazioni, tra cui Amnesty international, Arci, Comitato Diritto al soccorso, Cospe, Emergency, Gruppo Abele, Medici senza frontiere, Medu, Mediterranea saving humans, Movimento nonviolento, Open Arms, Oxfam, Sea-Watch, ResQ, Un Ponte per… ed SOS Mediterranee. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)