Uneba: “Il socio-sanitario deve essere riconosciuto all'interno del Ssn”

Il presidente nazionale dell’organizzazione, Franco Massi, chiede insieme ad altri 900 enti un maggiore riconoscimento: “Ospedali, Rsa e territorio non sono mondi separati, sono un tutt’uno”. Oggi e domani a Padova il convegno “Custodi di Fragilità”

Uneba: “Il socio-sanitario deve essere riconosciuto all'interno del Ssn”

“Pretendiamo che il nostro settore, il sociosanitario, venga a pieno titolo riconosciuto all'interno del Sistema Sanitario Nazionale”. Questa la richiesta di Franco Massi, presidente nazionale di Uneba, organizzazione di categoria del settore sociosanitario, e di oltre 900 enti associati dediti alla cura di anziani non autosufficienti e di altre persone fragili, quasi tutti non profit di radici cristiane.

In apertura del convegno nazionale Uneba, “Custodi di Fragilità”, realizzato il 16 ottobre per Padova capitale europea del volontariato di quest’anno, Massi è intervenuto per ribadire che “Ospedali, Rsa e territorio non sono mondi separati, sono un tutt’uno”. La lotta al Covid- 19 lo dimostra. "In Italia - prosegue il presidente di Uneba - sono maggiori le possibilità di permanenza nelle Residenze sanitarie assistenziali: negli ospedali ci sono 215 mila posti letto per acuti e 40 mila per riabilitazione; mentre nelle Rsa per anziani sono 285 mila posti letto, a cui aggiungerne 40 mila nelle residenze sanitarie per persone con disabilità".

Al convegno è intervenuto anche il cardinale Francesco Moraglia, patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneta. “Intendo esprimere la vicinanza dell'intera Chiesa del Triveneto a enti, persone, istituzioni.
La fragilità è una dimensione che appartiene in modo intrinseco alla nostra umanità. (…) E' fondamentale esserne consapevoli, sia a livello personale che come umanità (…) Dobbiamo essere più custodi della fragilità”.

“In questo periodo – ha scritto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel messaggio inviato a Uneba  -  non possiamo abbassare la guardia. Lo dobbiamo alle persone care che si trovano nelle vostre strutture che hanno bisogno di ogni sostegno e di protezione. L’essere, quindi, custodi della fragilità vi dà ancora una maggiore responsabilità, ma nel novero della vostra autonomia e capacità organizzativa e decisionale avete dato prova di riuscire a proteggere i vostri ospiti, e aiutare anche i minori con difficoltà familiari”.

“Custodi della fragilità” prosegue sabato 17 ottobre dalle 9.30, con la sessione dedicata alle “Novità legislative e opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo Settore”. Si assisterà agli interventi della portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore, Claudia Fiaschi; di Felice Scalvini presidente  dell'Associazione Italiana delle Fondazioni ed Enti della filantropia Istituzionale; Marco Ferraro, di Fondazione Cariparo, in rappresentanza del presidente Gilberto Muraro, coordinatore della Consulta delle Fondazioni del Triveneto. A seguire la presentazione della pubblicazione “Uneba nella storia dell’assistenza”, curata del presidente onorario dell’organizzazione Maurizio Giordano. A concludere l’incontro ci sarà la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)