10/05/2024
Mentre si cammina per le strade del Borgo, all’apparenza sembra di stare in una città come le altre. Per chi riesce a vederli, i segni dell’alluvione sono ben visibili, ma bisogna saperli cogliere. Dal silenzio che aleggia attorno alla scuola di musica in via Pellico, al piazzale della palestra Lucchesi che resta sempre mezzo vuoto, fino a quella saracinesca di fianco all’impresa edile Melandri ancora a mezza altezza. È possibile vedere però anche altri tipi di segni: un’abitazione alluvionata in via Cimatti ha ora un giardino ricoperto da rose e fiori, nati da quel fango che un anno fa sommergeva tutto. Come quelle rose, qui le attività cercano di ripartire.