Facilitatori. Alla luce della fede. «Un’esperienza umile ma vera di Chiesa»

Facilitatori. Stanno per partire in 18 zone della Diocesi i percorsi formativi in vista degli spazi di dialogo nelle parrocchie

Facilitatori. Alla luce della fede. «Un’esperienza umile ma vera di Chiesa»

Tre incontri per entrare nel ruolo innovativo di facilitatore. A partire da lunedì 20 settembre, in 18 zone della Diocesi, prenderanno avvio i cicli di formazione predisposti dalla segreteria del Sinodo, obiettivo: sostenere i laici individuati dei consigli pastorali parrocchiali per dare vita agli spazi di dialogo, piccoli gruppi di confronto che invieranno alla commissione preparatoria il materiale da cui verranno individuati i temi del Sinodo.

«Ci auguriamo che il percorso formativo possa dimostrarsi interessante e utile per i facilitatori e il loro compito – commenta don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale e membro della segreteria del Sinodo – Forse però il suo significato più profondo sta nell’essere un’esperienza umile ma vera di Chiesa. Tutti i facilitatori sono stati indicati dalle proprie parrocchie e si metteranno in ascolto delle persone nella logica di un orizzonte più ampio, quello diocesano. I facilitatori, per tanti versi, ci dicono la vitalità della “carovana sinodale” della nostra Diocesi e credono per primi nella possibilità per la nostra Chiesa di ripensarsi e di riformularsi.

Il “mandato” che i facilitatori riceveranno in parrocchia sta a indicare proprio questo: un servizio che si svolge a nome della Chiesa diocesana».

Le tre serate formative proposte ai facilitatori «più che un “corso”, con delle nozioni da apprendere, vogliono essere un per-corso – continua don Leopoldo – cioè un’esperienza personale significativa sia nel lavorare su se stessi sia nel favorire le narrazioni dei partecipanti agli spazi di dialogo». . La prima serata vuole approfondire il senso e le caratteristiche del Sinodo, quasi un’inquadratura generale; la seconda vuole offrire qualche strumento per la conduzione armonica degli spazi di dialogo. La terza serata, facoltativa, proporrà una “simulazione” pratica di uno spazio di dialogo. Ma la cosa più importante forse viene prima: «Vogliamo dire grazie a nome del vescovo Claudio a tutti i facilitatori per aver accolto questo invito. Hanno accettato senza troppe sicurezze e spesso trovando spazio in agende già impegnate. Il percorso formativo è molto semplice».

Il protagonismo dei facilitatori, secondo il vicario per la pastorale, si attiverà in tre modi: integrando negli spazi di dialogo persone della propria rete di amici in modo da rendere più estroverso e trasversale il gruppo; mostrando che la Diocesi ha a cuore il contributo di pensiero che ognuno può donare; andando oltre il loro ruolo e investendo nelle relazioni, che possano mostrarti credibili e durature, anche dopo il Sinodo.

Il fatto di attivare 18 percorsi in altrettante zone – come già avvenuto con l’indizione del Sinodo in 14 chiese – rappresenta l’attenzione costante a generare legami effettivi tra il centro diocesano e i territori. «Legami che speriamo diventino anche affettivi. Favoriamo la partecipazione e facciamo risaltare e ringraziamo le parrocchie che ci ospitano, rispettando le impegnative norme sanitarie».

Al momento i facilitatori già segnalati alla segreteria del Sinodo sono 1.500 e il termine per le iscrizioni è scaduto il 15 settembre. «Se qualche parrocchia arriva oltre il termine, attiveremo un ulteriore percorso formativo – conclude don Voltan – Ciò che conta è che in ogni parrocchia ci sia uno spazio di dialogo!».

Spazi di dialogo anche per ambiti con gli uffici pastorali

Il lavoro della segreteria del Sinodo diocesano non si è mai fermato durante l’estate appena trascorsa.

Al centro dell’attenzione si sono poste essenzialmente tre obiettivi: il percorso formativo della Commissione preparatoria iniziato mercoledì 15 settembre nel teatro antico del Seminario maggiore a Padova; la proposta formativa da rivolgere ai facilitatori indicati dai consigli pastorali delle parrocchie; la preparazione di tutto quanto servirà per l’animazione degli spazi di dialogo in questo anno di preparazione al Sinodo.

«Il calendario delle serate di formazione dei facilitatori è definito. Si tratta di tre serate in ciascuna delle 18 sedi in cui abbiamo diviso la Diocesi – commenta don Giampaolo Dianin, membro della segreteria del Sinodo – Ogni percorso formativo prevede tre serate: la prima “Per entrare nel Sinodo”; la seconda sull’animazione di uno spazio di dialogo; la terza con una simulazione pratica».

Oltre che nelle parrocchie, sono stati attivati con gli Uffici diocesani anche alcuni spazi di dialogo per ambiti specifici: carità, lavoro, famiglia, scuola, università, malattia…

«Nelle scorse settimane è stato approntato anche il regolamento del Sinodo che nei prossimi mesi sarà perfezionato in modo da essere a disposizione per quando ci saranno le elezioni dei membri dell’assemblea sinodale», conclude don Giampaolo.

Sul fronte della comunicazione, è già stato scelto il logo del Sinodo e redatto il manifesto del primo anno; nel sito dedicato verrà pubblicato anche lo schema di una celebrazione eucaristica per il Sinodo, con l’aiuto dell’ufficio per la liturgia, e la preghiera del Sinodo.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)