Il 12 maggio la festa di San Leopoldo, ispiratore di speranza e serenità, nel suo santuario padovano

Il 12 maggio si fa festa nel santuario padovano di san Leopoldo. «Sono i fedeli che ce lo chiedono – sottolinea il rettore, padre Flaviano Gusella – L’anno scorso abbiamo celebrato l’eucaristia da soli ed è stato molto triste»

Il 12 maggio la festa di San Leopoldo, ispiratore di speranza e serenità, nel suo santuario padovano

La lunga attesa renderà ancora più gioiosa la festa di san Leopoldo, il 12 maggio, giorno della sua nascita. Una ricorrenza molto sentita dai fedeli di questo frate cappuccino, giunto a Padova nel 1909, che dedicò la vita alla salvezza delle anime. Lo scorso anno i fedeli sono dovuti rimanere fuori dal santuario padovano e i frati hanno celebrato nella chiesa vuota, nonostante i mesi di preparativi. Quest’anno la festa si farà, nel rispetto delle misure per il contenimento dei contagi, ma si farà. «Sono i fedeli che ce lo chiedono – sottolinea padre Flaviano Gusella, rettore del santuario – Da loro è venuta la spinta maggiore. Perché questo piccolo fraticello esercita un fascino particolare su tantissime persone, anche perché ispira speranza e serenità, delle quali si sente il bisogno soprattutto in questo momento. L’anno scorso, celebrare a porte chiuse è stato molto triste e doloroso».

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E sarà il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, a presiedere la messa solenne alle 19. Due i momenti culminanti della celebrazione: «Innanzitutto – spiega padre Gusella – ringrazieremo il Signore per il dono della Chiesa, che il 6 gennaio dello scorso anno ha riconosciuto, con decreto della Congregazione per il culto divino, il nostro santo cappuccino come patrono dei malati di tumore. A lui, per la sua dignità di fronte al tumore all’esofago e alla morte, affideremo i malati di tumore, ma anche quelli di Covid e tutte le persone che soffrono per questa pandemia». L’altro momento culminante, dopo il Signore pietà e prima del Gloria, sarà l’accensione della lampada votiva “della Riconciliazione” con l’olio offerto dai sindaci dei Comuni del vicariato dei Colli. Per consentire a tutti i fedeli di partecipare, la messa sarà trasmessa in diretta su CafèTV24 (canale 86 del digitale terrestre per il Veneto).

La festa del 12 maggio sarà il culmine di un programma iniziato a febbraio, quando si è tenuta la prima di tre veglie, tutte molto partecipate, che si sono svolte anche in aprile e maggio (sempre il 12 del mese). Un’altra veglia sarà quella di venerdì 7 maggio, alle 20.30, proposta dai Giovani francescani del Veneto.

Lunedì scorso, inoltre, è iniziata la novena di preghiera che proseguirà fino alla giornata di festa vera e propria, quando saranno celebrate quattro messe la mattina (alle 7, 8.30, 10 e 11.30) e tre il pomeriggio (alle 16 e alle 17, oltre a quella solenne delle 19 con il vescovo Claudio). Tra i celebranti, saranno rappresentate le tre famiglie dell’ordine dei Francescani: i Conventuali, con il rettore del Santo padre Oliviero Svanera; i Frati minori, che hanno lasciato la parrocchia di San Francesco Grande e saranno rappresentati da fra Mario Favretto, rettore della basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza; e i Cappuccini, l’ordine di san Leopoldo, con il loro ministro provinciale fra Roberto Tadiello.

I sindaci dei Colli offro l’olio per la lampada votiva

Lo scorso anno i frati del santuario di San Leopoldo avevano invitato il vicariato dei Colli a partecipare alle celebrazioni per la festa del 12 maggio, ma poi è saltato tutto a causa del lockdown. «Avevano aderito con entusiasmo – ricorda padre Flaviano Gusella – e quest’anno abbiamo rinnovato l’invito, proponendo di alternarsi nella novena (iniziata lunedì 3) e di partecipare con i fedeli il 12 maggio. L’invito è stato esteso alla società civile e sono stati coinvolti anche i sindaci, che hanno offerto l’olio per la lampada votiva, richiamo alla misericordia e alla riconciliazione». Ogni anno l’olio, che deve durare fino al 12 maggio successivo, è offerto da un diverso vicariato della Diocesi. Le messe della novena iniziano alle 18.30 (con l’eccezione di quella di sabato 8 e domenica 9, che cominciano alle 18), e sono presiedute dai diversi parroci del vicariato. Per permettere a tutti i fedeli di partecipare, le celebrazioni vengono trasmesse in diretta tv (su TV7-News Veneto e Friuli - canale 87).

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