Il difensore della Juventus, Daniele Rugani, è il primo positivo Coronavirus in Serie A: adesso cosa succede?

Il difensore 25enne della Juventus è il primo calciatore contagiato in Italia. Sta bene, solo un po' di febbre. Tutta la società, squadra e staff sono in quarantena e sottoposti al tampone. Inevitabile la sospensione degli allenamenti, salta la partita di Champions League del 17 marzo. Anche l'Inter, ultima squadra a incontrare i bianconeri, è sottoposta ad accertamenti 

Il difensore della Juventus, Daniele Rugani, è il primo positivo Coronavirus in Serie A: adesso cosa succede?

«Ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me, sto bene. In questo momento però sento ancora di più il dovere di ringraziare tutti i medici e gli infermieri che stanno lottando negli ospedali per fronteggiare questa emergenza. Invito tutti a rispettare le regole, questo virus non fa distinzioni. Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda»

È il messaggio apparso su Instagram con cui Daniele Rugani, difensore della Juventus, ha confermato la notizia della sua positività al Coronavirus diffusa nella sera di mercoledì 11 marzo. Nessun sintomo particolare, solo un po’ di febbre. Rugani, 25 anni, nato a Lucca nel 1994, è così il primo calciatore contagiato in Serie A e adesso, inevitabilmente, ci si domanda quali possono essere le ripercussioni.

Staff e giocatori della Juventus in quarantena 

Sottoposto a un tampone d’accertamento da parte dello staff bianconero, Rugani è stato messo subito in isolamento per 14 giorni. Tutta la squadra, ma anche lo staff e chi lavora a stretto contatto con i giocatori verranno sottoposti alla medesima procedura del tampone. Inoltre l’iter impone la quarantena per chiunque abbia avuto un contatto ravvicinato per un tempo superiore a 15 minuti; il virus ha un tempo massimo di incubazione che va dai 2 agli 11 giorni, con un tempo medio di 5,2. Agli altri giocatori verrà fatto il test nel giro di 4-5 giorni. A questo punto non è escluso che ci siano altri casi, considerate le caratteristiche di propagazione del virus e i contatti, inevitabili e frequenti, che ci sono in uno sport come il calcio.

Allenamenti sospesi almeno fino al 25 marzo

Alcuni giocatori avevano già scelto volontariamente di stare lontani dalla famiglia e di trasferirsi al J Hotel, la struttura attaccata al centro sportivo bianconero dove la squadra di solito va in ritiro. Gli allenamenti, ovviamente, sono sospesi e tutti dovranno osservare il protocollo. Anche Cristiano Ronaldo, che è volato a Madera, in Portogallo deve restare lì finché non sarà finito in periodo di isolamento.

Rinviata partita di Champions. Anche Inter sottoposta al tampone

Inevitabile la riformulazione della stagione della Juventus: la gara degli ottavi di ritorno di Champions League contro il Lione, in programma martedì 17, sarà rimandata perché i bianconeri potrebbero in teoria ritornare ad allenarsi non prima del 25 marzo. Non ci sono ancora indicazioni sulla data del recupero né tanto meno altre disposizioni della Uefa su come procedere la Coppa dei Campioni. 

Anche l'Inter, ultima squadra ad affrontare i bianconeri prima della sospensione di tutte le attività sportive , ha annullato gli allenamenti e messo tutti in quarantena. A oggi sembra difficile pensare alle due squadre pronte per scendere nuovamente in campo nel weekend del 4-5 aprile, ma nell'incertezza generale, anche la stessa ripartendza della Serie A non è garantita. 

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