Migranti, in 18 sbarcati a Pozzallo dopo il soccorso della nave Asso 29

I naufraghi hanno raccontato che tre persone sono sparite tra le onde. Mediterranea: "Aprire corridoi umanitari dalla Libia". Il sindaco Roberto Ammatuna: "Attendere l'esito dei tamponi per capire dove collocarli"

Migranti, in 18 sbarcati a Pozzallo dopo il soccorso della nave Asso 29

Sono sbarcati nel porto ragusano di Pozzallo i 18 migranti che erano stati soccorsi lunedi' pomeriggio dalla nave Asso 29, che lavora per le piattaforme petrolifere davanti alle coste della Libia. Si tratta di 15 uomini, due bambini e una donna che sono stati soccorsi dopo che il barchino su cui si trovavano si era rovesciato. A raccontare la vicenda dei 18 e' Mediterranea saving humans che si trova a Pozzallo con la nave Mare Jonio, pronta a partire per una nuova missione umanitaria in mare.

"Una volta imbarcati sulla Asso i naufraghi hanno raccontato che in mare erano sparite tra le onde altre tre persone, tra cui una ragazza del Benin, che si trovavano prima a bordo", e' la ricostruzione della Ong. Le ricerche dei dispersi hanno comunque dato esito negativo. "Resta la rabbia per le tre persone inghiottite dal mare, tre altre vite umane, nuove vittime delle politiche degli Stati Europei che impediscono a chi lo desidera o e' costretto a farlo di attraversare legalmente e in sicurezza il Mediterraneo - dice la Ong -. Lo ripetiamo, ancora una volta, dal porto di Pozzallo: bisogna aprire subito corridoi umanitari per evacuare dalla Libia tutte quelle donne, uomini e bambini ancora prigionieri in quell'inferno".

Il sindaco: attendere l'esito dei tamponi

"Sarebbe opportuno conoscere l'esito dei tamponi eseguiti sugli immigrati sbarcati dall'Asso 29 al porto di Pozzallo per capire dove devono essere collocati". Lo dice in una nota il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.

"Nelle notizie di stampa di ieri si evidenziava che nell'hotspot di Pozzallo non potevano essere ospitati immigrati affetti dal coronavirus - ricorda Ammatuna -. Nessuna comunicazione e' ancora pervenuta alla massima autorita' sanitaria del territorio che e' il sindaco di Pozzallo, ma se tali notizie dovessero corrispondere al vero, nessun immigrato con il tampone positivo puo' essere collocato nell'hotspot di Pozzallo. Bisogna attendere l'esito dei tamponi e in caso di negativita' degli stessi al coronavirus possono essere trasportati nella struttura di accoglienza di Pozzallo - conclude -. In caso di tamponi positivi, l'autorita' sanitaria regionale dovra' farsi carico di trovare una sede idonea all'accoglienza degli immigrati sbarcati". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)