Apicoltura sociale: ecco i progetti che includono

Il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api. Grazie a questi piccoli insetti sono nati diversi progetti di inclusione: dai corsi di formazione per migranti o detenuti alle cooperative sociali dedite all'apicoltura

Apicoltura sociale: ecco i progetti che includono

Grazie alle api e all'apicoltura sono nati diversi progetti di inclusione sociale: dai corsi per migranti a quelli nelle carceri, dalle cooperative sociali dedite all'apicoltura agli apiari accessibili ai disabili. Realtà che oggi possono celebrare con un certo orgoglio la “Giornata mondiale delle api”.
Da sette anni “Bee My Job”, progetto di apicoltura sociale rivolto a rifugiati e richiedenti asilo, ideato da Aps Cambalache di Alessandria, ha offerto una formazione professionale a oltre 200 migranti. Un progetto che non si è fermato nemmeno davanti all'emergenza Covid-19 e che quest'anno vedrà 14 nuovi corsisti. “Si tratta di migranti che hanno vissuto situazioni di sfruttamento e caporalato -spiegano gli ideatori del progetto-. In questi anni i corsi di Bee My Job hanno permesso di trovare lavoro non solo in aziende apistiche, ma anche in aziende agricole. Tutte rigorosamente etiche”. Per sostenere i tirocini dei nuovi corsisi, Aps Cambalache ha lanciato una campagna di crowdfunding.

L'apicoltura è diventata un'occasione di formazione professionale e di reinserimento sociale anche per molti detenuti. Nel corso degli ultimi venti anni sono stati avviati corsi in diverse carceri, da quelle di Aosta, a Bollate (Milano), alla Dozza di Bologna, a qualle di Campobasso o in Sicilia ad Agrigento. Ed è segno di riscossa anche il miele Libera Terra, anima agricola delle cooperative sociali che, sotto il segno dell’associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. In particolare il miele è prodotto dalle api allevate in poderi confiscati alla mafia siciliana.

In Lunigiana sorge il “Pungiglione – Villaggio dell’Accoglienza”, ispirata dall'esperienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi. Oggi il Pungiglione è diventato un punto di riferimento per l'apicoltura italiana e produce miele e attrezzature apistiche (dai fogli cerei alle arnie), coinvolgendo anche “persone svantaggiate che arrivano da percorsi di sofferenza”. In Sicilia, a Marsala, Andrea Licari è affetto da sclerosi multipla progressiva ed è diventato apicoltore dopo aver scoperto la sua malattia e gli effetti benefici del veleno d'api. Oggi ha lanciato, insieme a Anffas, il progetto “Biopassioni” per realizzare un apiario didattico, accessibile e con un'area dedicata all'apiterapia.

Dario Paladini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)