Bando per i volontari del servizio civile, c’è la proroga al 9 marzo

Oggi 10 febbraio, pochi minuti dopo la scadenza del bando volontari prevista per le 14, Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha ulteriormente prorogato di un mese il termine ultimo per le candidature

Bando per i volontari del servizio civile, c’è la proroga al 9 marzo

Il 10 febbraio, pochi minuti dopo la scadenza del bando volontari prevista per le 14:00, Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (SCU) ha ulteriormente prorogato di un mese, al 9 marzo prossimo, il termine ultimo per le candidature.

Il provvedimento, scrive il Capo Dipartimento, cons. Marco De Giorgi, è in “pedissequa esecuzione del decreto monocratico adottato dal Presidente della Sezione Quarta Bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n.00816-2022, Reg. Ric n. 01190/2022, pubblicato in data 9 febbraio 2022”. “Le candidature presentate successivamente alle ore 14:00 del 10 febbraio 2022 – aggiunge - fino al termine del 9 marzo 2022 sono ammesse con riserva. Ulteriori ed eventuali determinazioni saranno adottate dal Dipartimento ad esito della Camera di Consiglio fissata dal medesimo decreto monocratico del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio”.

Proprio ieri infatti era arrivata notizia che il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso sui tempi di candidature del Bando presentato da Codacons, Adoc ed Amesci e fissando all’8 marzo prossimo l’udienza della camera di Consiglio. “Le tre associazioni – spiegano in una nota - avevano contestato dinanzi la giustizia amministrativa il Decreto del Capo Dipartimento (pubblicato il 25 gennaio 2022) con il quale sono stati finanziati ulteriori programmi di intervento, nella parte in cui è stato prorogato a giovedì 10 febbraio 2022 alle ore 14 il termine per la presentazione delle domande di partecipazione da parte dei giovani interessati a svolgere il servizio civile, ravvedendo una evidente disparità di trattamento ed irragionevolezza tra il predetto termine di 16 giorni (dal 25-1-2022 al 10-02-2022) e quello di 59 giorni dal 14-12-2021 al 10-02-2022) di cui hanno beneficiato Enti e giovani sin dall’inizio del programma sul servizio civile”. Scrive la Sezione Quarta Bis del Tar: “Ritenuto di dovere disporre, in via interinale ed urgente, la sospensione degli atti gravati ai soli fini della rideterminazione del termine per la presentazione delle domande di partecipazione ai nuovi programmi oggetto di finanziamento in forza del Decreto del Capo Dipartimento pubblicato il 25 gennaio 2022 che appare eccessivamente, ed irragionevolmente, costretto a fronte del diverso termine invece assegnato per la presentazione delle domande relative ai programmi già originariamente ammessi a finanziamento, in termini e misura tali da consentire l’effettività della partecipazione (sebbene non necessariamente nei medesimi termini e misura originariamente previsti, in ragione delle concorrenti esigenze di sollecita definizione dei procedimenti)”.

Nel dare notizia del ricorso il 4 febbraio scorso, Codacons, Adoc ed Amesci avevano definito “ingiustificabile, non proporzionato, irragionevole ed illegittimo che il Dipartimento abbia in maniera immotivata (e soprattutto ignorando le richieste della Consulta Nazionale Servizio Civile) deciso di ridurre in maniera drastica ed autoritaria i tempi a disposizione degli enti per consegnare le graduatorie finali, pena il mancato avvio dei progetti e, come conseguenza, la perdita di questa opportunità per migliaia di giovani. Il rischio è quello di affossare il servizio civile, privando giovani ed enti di una importante possibilità di crescita e formazione”. “Ciò che si chiede è che venga rispettato il principio di concertazione e il ruolo della Consulta e degli enti del Servizio civile, ribadendo la necessità di agire per ripristinare le finalità che la legge attribuisce al servizio civile e soprattutto il ruolo delle associazioni che vi operano, non essendo più tollerabile che scelte fondamentali vengano assunte in forma unilaterale screditando in maniera ingiustificabile il confronto e il dialogo”, concludevano le tre associazioni. 

Francesco Spagnolo

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)