Cervelli ribelli, dal laboratorio al gioco di società: quando autistico significa artistico

Un gioco conviviale sugli “animali ribelli” nati dalla mente e dal pennello di Tommy, figlio autistico del giornalista Gianluca Nicoletti, fondatore di “Cervelli ribelli”. Le prime opere del laboratorio, acquistato e ristrutturato per fare inclusione attraverso la creatività, presenta le prime opere. Un'idea per Natale?

Cervelli ribelli, dal laboratorio al gioco di società: quando autistico significa artistico

Un gioco di società fuori dagli schemi, “ribelle” come i cervelli che lo hanno prodotto: si chiama “La tavolata degli animali ribelli” ed è “un pretesto divertente per scompigliare la tradizionale gerarchia che ha sempre dettato legge nell’attribuzione dei posti a tavola. Un sistema arcaico che viene in messo in discussione grazie a questo gioco, affidando alla sorte il compito di assegnare, di volta in volta, un ruolo a ogni singolo commensale”. E' un'idea originale per un regalo natalizio, ma soprattutto è una delle prime realizzazioni pratiche del laboratorio di “Cervelli ribelli” e un modo per sostenere l'omonima fondazione, nata dalla onlus Insettopia, ideata e fondata dal giornalista Gianluca Nicoletti per suo figlio Tommy e per i suoi “compagni di autismo”.

“Chi tradizionalmente siede a capo tavola? - domanda Nicoletti, illustrando le regole del gioco - Di solito è la persona più importante della tavolata, il così detto capo famiglia, o l’ospite più prestigioso. È tutta roba vecchia, con noi a capotavola siede il 'Topo'. L’animaletto che fa inorridire e urlare ogni persona che lo vede ha anche il potere di assegnare il posto agli altri commensali, come vuole lui, a suo capriccio. Non esiste l’antico uso di far sedere secondo la formula uomo-donna-uomo-donna. Non esiste la ruffianeria di mettere accanto le persone che dovrebbero familiarizzare, intrallazzare ecc. Il topo potrebbe capitare anche a un bimbo, lui deciderà come vuole. Viva l’azzardo”.

E ancora: “Chi è che si occupa di sparecchiare, servire, fare la spola con la cucina? Chiaro, è la donna di casa a farlo. Non con noi: chi si becca l’'Asino' sparecchia e serve le portate. Se si lamenta lava pure i piatti. Oggi tocca a te, domani a me. Il bello è se capita a chi se la tira… Muto e rassegnato, è il dado che decide”. E c'è perfino chi ha il diritto di venir meno alle regole di buona creanza: “Uno è il fortunato a cui capiterà la 'Giraffa', animale a collo lungo e quindi abilitato ad attingere a piacere dai piatti altrui. Nessuno potrà opporsi. L’altro è il 'Maiale', che una volta tanto sarà autorizzato a seguire la sua natura e fare il porco. Deciderà lui quanto mangiare, cosa mangiare e in che ordine mangiare. Vuole tre porzioni di dolce prima dell’antipasto? Sia accontentato. Vuole tripla razione di arrosto? Nessuno provi a contestare”. Chi sarà servito per primo? Naturalmente “la tigre, lei il primo boccone per ogni portata, per ogni mescita, fino al caffè e all’ammazza caffè”. Per ultimo invece sarà servito “colui che avrà in sorte il dinosauro: “Non se ne faccia un cruccio, è solo un gioco e non toccherà sempre a lui. Fare l’esperienza di essere considerato da tutti l’ultimo sarà salutare, si renderà conto quanti sono gli ultimi di cui non si era mai preso a cuore la sorte. Quando lo capirà si sentirà migliore e quindi, forse, il più fortunato di tutti sarà stato proprio lui”.

Questo prodotto fa parte di una più ampia opera di costante produzione, che vorrebbe mettere a punto un modello sperimentale di inclusione sociale e lavorativa di persone neurodiverse adulte, “altrimenti destinate ad essere 'fantasmi' – spiega Nicoletti - la cui unica ragione di vita sia ridotta alla retta che rappresentano per la loro reclusione istituzionallizzata in strutture in cui sia assicurato il loro mantenimento in vita”.

I sei “animali ribelli” sono stati disegnati da Tommy per Essent'ial e riprodotti sulle tovagliette americane, il tabellone centro-tavola e il dado da gioco, che compongono il kit da gioco.

Il progetto nasce dalla Fondazione Cervelli Ribelli Onlus , il cui scopo è sperimentare concrete azioni che favoriscano l’inclusione sociale e lavorativa di persone con neurodiversità, oltre che diffondere cultura e informazione sul valore della diversità in senso più ampio. L’idea nasce dall’incontro dei Cervelli Ribelli con l’’immaginazione e l’intraprendenza di Albano Ghizzoni, fondatore di Essenti’al, azienda con la vocazione di creare prodotti studiati con cura e attenzione alla sostenibilità, alla bellezza e alla funzionalità.

Il kit, o anche le singole tovagliette, possono essere acquistate online.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)