Collettiva d'arte di soggetto religioso degli artisti Ucai di Padova al San Gaetano

In concomitanza della Giornata nazionale dell'arte Ucai 2019 (che di solito si tiene il primo sabato di maggio) la sezione padovana dell'Unione cattolica artisti italiani ha organizzato la mostra “Maria terra del Cielo”, che verrà inaugurata sabato 11 maggio alle ore 18.15 nella monumentale sacrestia della chiesa di San Gaetano (in via Altinate, a Padova).

Collettiva d'arte di soggetto religioso degli artisti Ucai di Padova al San Gaetano

La rassegna, aperta fino al 31 maggio, comprende  una selezione di lavori di pittura, scultura, fotografia, oltre che la performance crossover “Ephrem il siro, vibrante cetra di Maria”, proposta in apertura della manifestazione e poi visivamente documentata in un panello, e una scelta di composizioni poetiche, esposte su cavalletto, realizzate dai poeti Ucai  e da loro stessi lette nella serata inaugurale.

Il titolo dell'esposizione è tratto da un antico inno cristiano in cui l'invocazione, più volte ripetuta, a Maria “terra del cielo”, sintetizza in una suggestiva immagine l'umiltà della natura umana e al tempo stesso la santità di colei che, preservata dal peccato originale, fu Madre del Redentore  e assunta in cielo, regna nell'eterna gloria accanto al Figlio.

Il tema ha trovato vasta eco nell'animo degli artisti teso a tradurre, attraverso la forza delle parole, delle linee e dei colori, le profonde emozioni e le riflessioni suggerite  dai versi del breve testo analizzato individualmente ma anche collegialmente in alcune riunioni con il consulente ecclesiastico della sezione padovana, don Roberto Ravazzolo.

Le opere abbracciano tutti i campi in cui operano gli iscritti  e, per la diversità degli stili e delle tecniche impiegate dagli autori, il percorso espositivo propone un variegato itinerario in cui le singole personalità danno vita ad una celebrazione della Vergine presentata non solo come madre di Cristo ma degli uomini che la invocano nelle differenti situazioni di difficoltà spirituali o fisiche e a Lei si stringono con la fiduciosa speranza e la confidenza di figli mentre attraversano l'oscurità che li sovrasta nel cammino verso la Luce.

Alcuni artisti si sono invece ispirati a Maria quale modello di un'esistenza orientata e sorretta dalla fede, raffigurata da un tenero seme da Lei coltivato con paziente costanza, o hanno voluto sottolineare la sollecita generosità della Vergine nel farsi mediatrice e interprete presso il Figlio, dei bisogni espressi dall'uomo nella preghiera.

I dipinti, le sculture e le fotografie  sono opere realizzate da Chiara Beggiato, Massimiliana Bettiol, Alberto Bolzonella, Marisa Giacomin Bolzonella, Paola Bolzonella, Nadia Bovo, Gabriella Ceccherini, Felice Cremesini, Maria Grazia Cremesini, Gianni Nalon, Gabriele Toso, Sofia Zanin, presentati da Laura Sesler, curatrice dell'evento. La performance, ideata ed eseguita da Isa Wianne, è stata da lei stessa introdotta per evidenziare elementi tecnicamente fondanti del suo lavoro e dare avvio ad una riflessione su Maria attraverso le parole di Ephrem il siro.

Le composizioni poetiche create da Raffaella Bettiol, Luigina Bigon, Ofelia Cestaro, Giuseppe Magrin, Maria Luisa Ottogalli, Rosanna Perozzo, Giovanni Sato, Amelia Siliotti, Giovanni Viel, e presentate da Stefano Valentini assieme a  Raffaella Bettiol, sono estratte per lo più dell'ampia raccolta di liriche dei poeti Ucai, intitolata “La madre”, recentemente pubblicata, cheverrà criticamente proposta nella sua completezza, in altra serata di maggio nella stessa sede.

Laura Sesler 

Orari della mostra: da lunedì a sabato 10-12; 14.30-16.30

ingresso libero

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