Cooperazione, soddisfazione delle ong per l’impegno italiano sugli aiuti allo sviluppo

Per la Campagna 070 “la cooperazione è e deve essere parte integrante e qualificante della politica estera italiana". Stilli (Aoi): “Ripartiamo, con un dialogo ricomposto, di fiducia e collaborazione, tra organizzazioni sociali e istituzioni, Governo e Parlamento, per rispondere alle emergenze umanitarie”

Cooperazione, soddisfazione delle ong per l’impegno italiano sugli aiuti allo sviluppo

Soddisfazione della Campagna 070 per le parole di sostegno del Presidente Mattarella all'impegno assunto dal nostro Paese in sede Onu di investire lo 0,70 % del Reddito Nazionale Lordo in Aiuti allo Sviluppo. “L'investimento italiano, cresciuto, pur con un andamento altalenante, fino al 2017, da quell’anno è andato scemando, toccando un minimo pari allo 0,22 % nel 2020, quando la Germania con lo 0,74% aveva già superato quella soglia, e la Francia le si era avvicinata con lo 0,60% mentre il dato medio europeo era pari allo 0,50% - sottolinea la portavoce Ivana Bersotto. - Nel 2021, con lo 0,28%, abbiamo registrato un incremento, legato all’eccezionalità della risposta alla pandemia Covid 19 e alla ripresa dei flussi migratori. Come ha ribadito il Presidente nel suo discorso, citando la legge 125/2014, la cooperazione è e deve essere "parte integrante e qualificante della politica estera italiana". In questa prospettiva la campagna ha avviato i lavori per la presentazione di una Legge che impegni il Governo al raggiungimento dell’obiettivo dello 0.70 % entro il 2030, con un calendario vincolante. 

“Il panel di Coopera è intitolato pace. Da qui ripartiamo, con un dialogo ricomposto, di fiducia e collaborazione, tra organizzazioni sociali e istituzioni, Governo e Parlamento, per rispondere alle emergenze umanitarie e al tempo stesso per prevenirle e arginare i conflitti in una prospettiva di sviluppo socialmente e comunitariamente sostenibile.” aggiunge Silvia Stilli, portavoce di Aoi -. Durante la sessione di apertura di Coopera, stamani, gli interventi di saluto istituzionale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, dello stesso Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi di Maio, con toni e accenti diversi, hanno sottolineato due concetti centrali per il futuro della cooperazione internazionale: l’impegno per la Pace e i Diritti umani e il ruolo fondamentale delle organizzazioni della società civile nel sistema-Paese.  Sono venuta alla Conferenza portando al polso il braccialetto arancione con la scritta “OngAtestaAlta”, che AOI realizzò qualche anno fa per rispondere agli attacchi e alle denigrazioni del lavoro umanitario nel salvataggio delle vittime dei barconi nel Mediterraneo, sintetizzate nella famosa triste frase “Ong Taxi del Mare”. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)