Disabilità e inclusione, riapre "Come un albero museo bistrot"

A Roma il progetto culturale e di ristorazione sociale chiuso dall'avvento della pandemia ha riaperto i battenti e festeggia il riavvio. Il presidente della onlus: "Puntiamo ad un pieno riconoscimento dalle istituzioni"

Disabilità e inclusione, riapre "Come un albero museo bistrot"

Da poco più di un mese, dopo due anni e mezzo di chiusura, il Museo Bistrot di 'Come un Albero' ha riaperto al pubblico. E oggi, dalle 19 alle 21, in via Alessandria 159, è prevista una festa per celebrare questa tanto attesa riapertura.

Il progetto, attivo nel municipio II, è davvero particolare perché coniuga progetti culturali, in un'ottica di inclusione sociale, assieme a un progetto di ristorazione dove oggi partecipano attivamente una decina di persone con disabilità intellettiva o autistiche.

Stefano Onnis, presidente della onlus 'Come un Albero', promotrice del Museo Bistrot dal 2014, racconta che "prima c'è stata la chiusura forzata, dettata dalla pandemia, a marzo 2020. Poi le conseguenze economiche e sociali sul territorio hanno fatto il resto: il quartiere in cui lavoriamo, vicino Porta Pia e piazza Fiume, è una zona piena di uffici, e lo smartworking ha letteralmente messo in discussione il progetto".

"Lo staff si è drasticamente ridotto- aggiunge- le persone e le famiglie interessate nel progetto si sono ritrovate improvvisamente senza quella routine e quell'orizzonte di senso che un pezzetto alla volta e con molta fatica eravamo riusciti a costruire. Ma non ci siamo però persi d'animo e grazie al sostegno della Fondazione nazionale delle comunicazioni, dell'Otto per mille della Chiesa Valdese e della Fondazione

Giovan Battista Baroni in questi due anni siamo riusciti a portare avanti ben tre progetti di formazione".

"In questo modo- prosegue Onnis- non solo la pausa ci ha permesso di ampliare il numero dei partecipanti al progetto ma anche di apprendere nuove competenze, come per esempio la produzione artigianale di pasta fresca, che oggi serviamo a pranzo".

Con un po' di preoccupazione e poco clamore, da poco più un mese il Bistrot ha così riaperto e la risposta dei clienti è stata superiore ad ogni aspettativa. Ed anche con la parte culturale, l'originale progetto del 'Museo dello sguardo sulla disabilità', la onlus è riuscita a riorganizzare le fila: grazie al bando 'Comunità solidali 2020' e un progetto con l'Organizzazione museale regionale (Omr), 'Come un Albero' ha ripreso nuova linfa, dando modo di riattivare relazioni con il quartiere e promuovendo il concetto di inclusione attraverso diverse sfaccettature.

"Insomma- sottolinea il presidente della onlus 'Come un Albero'- un bilancio di ripartenza che ci fa ben sperare. Ora però vogliamo puntare su un pieno riconoscimento da parte delle Istituzioni. Abbiamo rimesso in piedi un progetto unico, anche a livello internazionale, nel suo genere perché non siamo solo un Bistrot, ma anche un Museo di racconti sul tema della disabilità e dell'inclusione, e in questi anni abbiamo sperimentato un tipo di progettazione sociale che può essere riproposta in altri luoghi".

"A inizio anno- conclude- vogliamo organizzare una serie di incontri pubblici in cui invitare esponenti del Comune e della regione, ragionare su un modello di imprenditoria sociale che però deve essere necessariamente sostenuto dalle Istituzioni, con agevolazioni fiscali ad hoc".

'Come un Albero' è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, per una visita al Museo, per un buon pranzo o una merenda al pomeriggio, oppure di sera e nei weekend per organizzare un evento privato o partecipare a un'iniziativa pubblica.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)