Like your Home, il network per il turismo “sensibile”

Da Napoli a Salerno otto bed&breakfast gestiti da persone disabili aprono le porte a ospiti con esigenze speciali, e non solo 

Like your Home, il network per il turismo “sensibile”

Si chiama B&B Like your Home, è un network campano di piccole ospitalità – bed and breakfast e appartamenti turistici – gestite da giovani con disabilità e persone con esigenze speciali che desiderano avviare un’attività lavorativa autonoma senza spostarsi da casa. Un progetto che trasforma le persone con disabilità da “assistite” a “imprenditrici”, prima di loro stesse e poi della loro attività. Ma anche una rete di ospitalità che rende le persone con esigenze speciali protagoniste di un’attività indipendente indirizzata all’accessibilità, all’inclusione sociale e all’autonomia del lavoro. Sostenute dalle loro famiglie, ricevono tutto il supporto necessario - lezioni in aula e laboratori frontali - per acquisire le competenze necessarie per aprire, gestire e commercializzare un b&b, predisponendo la propria residenza e sfruttando gli ausili già in loro possesso per accogliere turisti con bisogni speciali (ma, naturalmente, ogni struttura è aperta a tutti). Non solo: Like your Home nasce per rispondere in maniera innovativa a una domanda di mercato in costante crescita – al netto dello stop legato alla pandemia – in Europa e in Italia. Come spiega Cetty Ummarino, ideatrice del progetto, «B&B Like your Home non significa solo “turismo accessibile”, ma anche e soprattutto “turismo sensibile”, impegnato a elevare la qualità di vita e a favorire la piena integrazione sociale delle persone con disabilità, dove l’ospitante e l’ospite saranno portatori di valori condivisi come attenzione, sensibilità, rispetto e cultura».

Il progetto pilota, avviato tra 2015 e 2016, in un primo tempo è stato finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Nato tra le province di Napoli e Salerno, con gli anni si è reso autonomo e oggi coinvolge otto strutture. C’è, per esempio, il b&b Miranà di Napoli, gestito dal cantautore Simone Mellino, giovane con una disabilità cognitiva, la madre e il pinscher Sal. La struttura è stata vincitrice del Premio Guest Review Award 2017 conferito da Booking. Ma ci sono anche il b&b Rosso di sera di Federica e Sissi, gemelle in carrozzina di Gragnano, e il b&b Rosemary di Marianna, ragazza con sindrome di Down a Cava de’ Tirreni. In un secondo momento, in sinergia con gli istituti superiori e le università, è nato “HostAbility School/University LyH”. Neo diplomati e neo laureati con disabilità o esigenze specifiche saranno sostenuti nell’apertura di strutture del network per l’ospitalità di docenti internazionali, studenti Erasmus o fuorisede, anche stranieri, con le medesime disabilità o esigenze. Allo stesso tempo, gli studenti dei corsi di laurea in Scienze del turismo ed Economia del turismo potranno optare per un’attività formativa pratica affiancando i colleghi con disabilità nella gestione del b&b.

(L’articolo è tratto dal numero di SuperAbile INAIL di febbraio, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)