Medicina solidale: riconoscere cittadinanza a minori stranieri

"Confido che la Sua nomina a primo cittadino di Roma coincida con un chiaro impegno della Sua amministrazione verso i diritti delle migliaia di persone di minore età, nate nella nostra...

Medicina solidale: riconoscere cittadinanza a minori stranieri

"Confido che la Sua nomina a primo cittadino di Roma coincida con un chiaro impegno della Sua amministrazione verso i diritti delle migliaia di persone di minore età, nate nella nostra città e che frequentano le nostre scuole, private del diritto di cittadinanza". E' quanto scrive la Prof.ssa Lucia Ercoli, Presidente Associazione Fonte di Ismaele e responsabile sanitario e scientifico Medicina Solidale in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

"In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza- aggiunge- la Garante Infanzia Italia ha lanciato il manifesto sulla partecipazione dei minorenni. Il manifesto 'contiene cinque raccomandazioni indirizzate a Parlamento, Governo, regioni ed enti locali' per 'coinvolgere bambini e adolescenti in tutte le scelte che li riguardano e adottare una normativa per disciplinare e sostenere la partecipazione attiva dei minori'. Ma come realizzare quanto auspicato dalla Garante infanzia- sottolinea la Ercoli nella lettera- senza il riconoscimento del primo dei diritti ovvero il diritto a vedere riconosciuta la propria identità di appartenenza al paese di nascita e/o alla sua cultura? In Italia oltre un milione di ragazzi aspettano di vedere riconosciuto questo diritto, tante volte affermato dalla politiche senza mai il passaggio concreto dalle parole di propaganda alla sua realizzazione. Sarebbe un atto di giustizia- prosegue- nei confronti di questi piccoli che, pur essendo 'cittadini di Roma' a tutti gli effetti condividendone persino il dialetto, sono privati dei diritti che alla cittadinanza sono strettamente connessi. Negli anni dell'Impero, Roma elargiva la Sua cittadinanza a quanti 'portavano frumento per un certo numero di anni'. Ed è certo più del grano il seme del sapere. Quanta semenza di cultura hanno portato a Roma, i bambini stranieri che frequentano le nostre scuole. Signor Sindaco, sia uomo di coraggio. Lasci un segno nella storia di Roma- continua Ercoli- del Suo esserne stato Primo cittadino. E' urgente rifondare il tessuto civile di questa città sul rispetto dei diritti dei più deboli. Primi tra tutti quelli dei bambini. E' questa l'unica vera forma della democrazia partecipata: rimuovere le diseguaglianze. La invito- conclude Ercoli- a incontrare alcuni di questi bambini senza diritti presso il nostro centro Fonte di Ismaele, nel cuore del quartiere popolare di Cinecittà. Venga ad ascoltare le loro voci e a confrontarsi con i loro sogni. Sono già il presente della Sua città e le premesse del Suo futuro". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)