Ong italiane: "Bene voti contro rifinanziamento guardia costiera libica"

La portavoce dell'Aoi Silvia Stilli esprime soddisfazione per la scelta dei deputati nelle Commissioni Esteri e Difesa: "Questa non partecipazione al voto dimostra la giustezza e la validità delle ragioni, nostre e non solo, contro il Memorandum Italia-Libia"

Ong italiane: "Bene voti contro rifinanziamento guardia costiera libica"

Le organizzazioni di Aoi, l'Associazione delle ong italiane, accolgono con soddisfazione la scelta delle deputate e dei deputati che non hanno sostenuto il rifinanziamento della Guardia Costiera libica nelle Commissioni Esteri e Difesa, previsto nella scheda 47 del Decreto Missioni, approvato comunque a maggioranza.

In una nota Aoi - che raduna oltre cento realtà solidali in Italia - evidenzia la novità della non partecipazione al voto di Partito Democratico, M5S e Italia Viva. All'interno del Pd l'onorevole Laura Boldrini e il collega Erasmo Palazzotto e in Leu Federico Fornaro hanno espresso voto contrario.

La portavoce di Aoi, Silvia Stilli, ha affermato: "Da anni le nostre associate, insieme alle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite e alle ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo, supportate da autorevoli inchieste giornalistiche nazionali e internazionali e da studi giuridici, denunciano le atrocità commesse dai miliziani libici, componenti della cosiddetta Guardia Costiera libica, sulle persone in fuga dal Paese. Questa non partecipazione al voto o contrarietà da parte di parlamentari che hanno deciso finalmente di prendere le distanze da scelte politiche sbagliate, pur in passato sostenute, dimostra la giustezza e la validità delle ragioni, nostre e non solo, contro il Memorandum Italia-Libia".

Nel testo in discussione si prevedeva "l'obiettivo di supportare, in sinergia e raccordo con le rilevanti attività del Ministero della Difesa, le autorità libiche preposte al controllo dei confini marittimi, per renderle progressivamente autonome nella gestione tecnica e operativa dei mezzi di cui sono dotate, ai fini della prevenzione e repressione dei traffici illeciti via mare". Un sostegno tecnico-operativo, osserva ancora Aoi, a chi spesso si è dimostrato colluso con i trafficanti libici, che comunque non ha operato per bloccarli e che punisce le persone in fuga da violenze, fame e povertà.

La portavoce di Aoi, Silvia Stilli, ha aggiunto: "Finalmente un passo importante da alcuni partiti fino a ieri favorevoli, perché chiede di rimettere al centro degli accordi di cooperazione tra Stati, i diritti umani e la salvezza delle vite dei migranti. Ci dispiace che purtroppo le Commissioni Esteri e Difesa della Camera non si siano espresse in tal senso. Molto c'è ancora da fare, ci auguriamo che nella campagna elettorale che si sta aprendo si possa avere con i partiti un confronto costruttivo sui temi dei diritti, dell'accoglienza di persone rifugiate e migranti e della cooperazione e solidarietà internazionale", ha concluso. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)