Ponte San Nicolò. Villa Crescente di nuovo aperta

Villa Crescente è destinata a divenire il polo culturale comunale in attesa che venga eretto un edificio per la nuova biblioteca

Ponte San Nicolò. Villa Crescente di nuovo aperta

Dopo anni di attesa, è stata riaperta al pubblico villa Crescente, la dimora estiva dell’ex sindaco di Ponte San Nicolò e anche della città di Padova: per il Comune è il primo passo per la costituzione di un nuovo polo culturale.

Villa Crescente, pur non essendo antichissima visto che risale alla prima metà del Novecento, è entrata nella storia di Ponte San Nicolò e ne è ormai uno dei simboli. «Non si è potuto risalire alla data precisa di costruzione in quanto l’archivio fu bruciato nel periodo dell’ultima guerra mondiale» racconta Enrico Rinuncini, assessore ai Lavori pubblici e territorio ed ex sindaco a sua volta. Progettata dall’ingegner Antonio Sguotti di Tribano, che fu assessore ai Servizi tecnici del Comune di Padova, fu la casa dell’avvocato Cesare Crescente (1886-1983), già sindaco di Padova ma anche, in due momenti diversi, di Ponte San Nicolò: tra il 1911 e il 1920, e poi come primo sindaco nominato al termine della seconda guerra mondiale nel 1945- 46. La villa risale forse agli anni Venti ed è molto bella nella parte frontale, in stile neomedievale, mentre non presenta molte altre decorazioni esterne e interne: sono state comunque salvaguardate la pavimentazione, le scale e la ringhiera originali.

Dopo la morte di Crescente, avvenuta nel 1983, già l’allora sindaco Mariano Schiavon aveva provveduto a tutelare l’area, e in particolare lo splendido parco che attorniava l’edificio, mettendovi un vincolo; nel 1996 il sindaco Gaetano Calore procedeva addirittura all’acquisto, anche se ancora non c’era una progettazione ben definita. Villa e parco però occupano una posizione ambita, davanti alla chiesa di Roncaglia, alla scuola elementare e alla caserma dei Carabinieri.

«Dopo il parco, l’ambizione era sistemare anche la villa – continua Rinuncini – e negli anni si sono pensate varie destinazioni d’uso, tra cui anche una sede del conservatorio. Alla fine l’idea prevalsa è che il restauro vada visto come il primo stralcio di un vero e proprio “polo letterario”, che si completerebbe con la costruzione ex novo di una sede per la biblioteca comunale. Il luogo a qualcuno appare poco centrale, in realtà a Roncaglia abitano 5.500 dei 13 mila abitanti del comune e gli autobus fermano di fronte alla villa».

L’edificio è già stato aperto e ha ospitato le prime presentazioni di libri. Vi sono sale di lettura, aule studio, salette per cerimonie pubbliche e matrimoni civili. «Abbiamo anche creato una “sala verde”, per richiamare quella omonima del Caffè Pedrocchi, perché ha la stessa funzione di potervi accedere anche solo per sostarvi nei divani, per l’appunto di colore verde. Nei prossimi mesi sarà aperta anche una caffetteria. È insomma una sorta di salotto per tutto il Comune».

I lavori di restauro, rispettosi dell’edificio, hanno previsto l’abbattimento autorizzato di qualche muro per creare spazi più grandi. Il progettista è stato lo studio De Biasio Progetti di Belluno. I lavori sono stati realizzati interamente con fondi comunali. Più impegnativo sarà il secondo stralcio, la costruzione di un edificio per la biblioteca alle spalle della villa, con cui sarà collegata grazie a una passerella. Per finanziarlo il Comune ha fatto richiesta di fondi del Pnrr. Entro l’anno, ricadendo il quarantennale dell’avvocato Crescente, Ponte San Nicolò conta di onorarne la memoria con una serie di iniziative.

Nasce un vero nuovo polo letterario

La villa restaurata, assieme al suo splendido parco, in posizione centrale, ha già iniziato a ospitare presentazioni di libri, letture animate, aule studio e una “sala verde” ispirata al Pedrocchi. A breve aprirà una caffetteria.

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