Salute, inclusione, dignità: la missione di Aifo a 120 anni dalla nascita di Raoul Follereau

Antonio Lissoni, presidente Aifo: “A distanza di anni il nostro impegno si è ampliato e prosegue lavorando con le popolazioni più vulnerabili. Nel 2022, attraverso 52 progetti, abbiamo raggiunto oltre 260.000 beneficiari diretti”. I prossimi appuntamenti dell’associazione

Salute, inclusione, dignità: la missione di Aifo a 120 anni dalla nascita di Raoul Follereau

“A 120 anni dalla nascita di  Raoul Follereau, il suo pensiero visionario è più vivo che mai e continua a guidare le azioni sociosanitarie di Aifo, organizzazione di cooperazione internazionale impegnata nel garantire l’accesso alla salute e all’inclusione nel sud del mondo”. E’ quanto dichiara Antonio Lissoni, presidente Aifo. Che aggiunge: “La nostra organizzazione è nata grazie a migliaia di volontari che negli anni 60 si sono attivati nell’aiuto ai malati di lebbra perché colpiti dal messaggio di Follereau. Pace e giustizia, lotta contro la lebbra e tutte le altre lebbre, ovvero le sue cause: discriminazione, povertà, esclusione, mancate cure e dignità. A distanza di anni il nostro impegno si è ampliato e prosegue lavorando con le popolazioni più vulnerabili. Nel 2022, attraverso 52 progetti, abbiamo raggiunto oltre 260.000 beneficiari diretti”.

Follereau, giornalista e scrittore francese, nato il 17 agosto 1903 a Nevers, ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo contribuendo a far chiudere i lebbrosari, a dare ai malati di lebbra cure e dignità, e fondando associazioni che portano il suo nome. Ha portato avanti una lotta di liberazione dei malati di lebbra e una lotta alle ingiustizie sociali, promuovendo dignità e inclusione affinché nessuno restasse ai margini. La lebbra nei suoi discorsi ha da subito assunto un ruolo simbolico, rappresentando tutte le persone che la società mette ai margini privandole dei diritti fondamentali, a cominciare dalle persone con disabilità.

Spinto dal suo motto Amare è agire, Follereau ha girato il mondo tenendo conferenze e cercando fondi per potere aiutare i malati di lebbra. Celebre la sua campagna del 1954 “Datemi due bombardieri”, con cui chiese alle superpotenze di Usa e Urss, in piena guerra fredda, di liberare risorse destinate alle armi per curare i malati. Inaugurò così i cosiddetti bilanci di guerra, un metodo per confrontare gli sprechi dovuti agli armamenti con ciò che sarebbe possibile realizzare per il bene comune. Rilanciò nel 1964 la campagna “Un giorno di guerra per la pace”: un appello ai membri dell’Onu, cui aderiranno milioni di persone, soprattutto giovani, per chiedere di dedicare il budget di un giorno di guerra alla pace. L’Onu istituì finalmente nel 1969 una Giornata per la pace, in una versione più edulcorata rispetto all’appello di Follereau.

Il ruolo di Aifo. Proprio l’inclusione, insieme alla salute globale e alla dignità sono i tre pilastri della missione di Aifo nel mondo. Fondata nel 1961 a Bologna, Aifo è impegnata nel diffondere e rendere concreti i valori e il messaggio ancora attuale di Raoul Follereau, lavorando affinché a ogni individuo sia riconosciuta la dignità di essere persona e lottando contro le cause della discriminazione e dell’esclusione. “In Italia, grazie ai 38 gruppi di soci e volontari, promuoviamo azioni di sensibilizzazione e raccolta fondi per progetti sociosanitari. Per questo abbiamo bisogno di volontari che condividano con noi i valori della solidarietà e della giustizia sociale per proseguire nell’impegno di Follereau, costruire una società più giusta e inclusiva”, sottolinea il presidente Aifo. Che conclude: “L’epidemia del bene, di cui parlava Follereau, si può realizzare insieme”. 
È infatti possibile sostenere l’associazione con attività di volontariato in Italia, sul sito una pagina dedicata https://www.aifo.it/diventa-volontario/ .

Aifo è presente in 11 Paesi con 54 progetti. Valorizza le risorse locali e mobilita reti di persone, comunità e istituzioni per produrre un cambiamento equo e sostenibile e contribuire al rafforzamento dei sistemi sanitari rendendoli inclusivi.  Ogni progetto di Aifo è infatti costruito insieme alle persone vulnerabili ed emarginate per favorire la loro partecipazione attiva, insieme alle comunità locali perché siano inclusive e insieme alle autorità locali per lo sviluppo di politiche e programmi nazionali. Dal 1999 è riconosciuta come attore non statale in relazione ufficiale con l’Oms, ed è l’unica ong italiana ad avere questo riconoscimento.

I prossimi appuntamenti di Aifo

Festival della cooperazione internazionale. Per la prima volta il Festival andrà oltre i confini della città di Ostuni e sarà diffuso anche su altre città d’Italia attraverso i gruppi Aifo. Giunto alla sua VII edizione, il Festival della Cooperazione Internazionale, si svolgerà dal 18 al 22 ottobre 2023, a Ostuni e in altre città italiane. Il tema “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili e inclusive nel Mediterraneo” è ispirato all’obiettivo 11 dell’Agenda Onu 2015-2030 e alla contemporaneità mediterranea, e riveste grande interesse poiché riguarda le innovazioni, la coesione sociale e la salvaguardia dei nostri territori urbani e rurali. Un Mediterraneo che accoglie le vite in transito, di territori che si sviluppano con una economia che non ne degradi le qualità e non li depredi, di comunità amiche di bambini, anziani, persone con disabilità. I temi del Festival saranno discussi con eventi in presenza e webinar online..

Assemblea nazionale dei soci. Dal 24 al 26 novembre a Roma si terrà l’Assemblea nazionale dei soci di Aifo. Nella giornata di sabato si svolgerà un evento dedicato alla figura e al pensiero di Raoul Follereau. In programma dialoghi, tavole rotonde e interventi di diverse personalità del mondo della cultura, della politica e del Terzo settore.

La Giornata mondiale dei malati di Lebbra. È Raoul Follereau a istituire la Giornata Mondiale dei malati di Lebbra che si celebra in tutto il mondo l’ultima domenica di gennaio. La prossima sarà la 71^ e si terrà domenica 28 gennaio 2024.

La lebbra esiste ancora? “Sì, la lebbra è una delle 20 Malattie Tropicali Neglette, patologie ignorate dall’opinione pubblica e da una parte del mondo medico, nonostante colpiscano oltre un miliardo di persone - più della metà bambini sotto i 14 anni – ricorda Aifo -. La povertà e la vulnerabilità sociale sono la causa principale della loro diffusione e secondo dati dell’Oms più di 140 mila persone hanno contratto la lebbra nel 2021 che si aggiungono ai 3 milioni di persone che l’anno contratta negli anni precedenti. È per questo che la Giornata Mondiale dei malati di Lebbra ha ancora oggi una grande importanza: una mobilitazione che si svolge in tutto il mondo con l’obiettivo di diffondere l’impegno contro questa malattia e le altre malattie tropicali neglette e per ricordare che nessuno deve vivere ai margini. Il ricavato della giornata va a sostegno dei progetti AIFO e aiuta a garantire diagnosi, cura e riabilitazione per le persone colpite dalla lebbra e il diritto alla salute alle persone vulnerabili nel mondo”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)