Sognalib(e)ro, il premio letterario dei detenuti ritorna in 17 carceri

Al via la terza edizione della kermesse che promuove lettura e scrittura negli istituti penitenziari come strumento di riabilitazione. Due i premi assegnati: uno a un'opera letteraria votata dai detenuti, l’altro a un elaborato prodotto da loro stessi, chiamati a scrivere quest’anno sul tema “Il mio lato positivo”

Sognalib(e)ro, il premio letterario dei detenuti ritorna in 17 carceri

La lettura e la scrittura come strumento di riabilitazione, per dimostrare che ognuno ha in sé una dose di creatività da valorizzare. “Il mio lato positivo” è il tema dell'edizione 2020 del premio nazionale per le carceri “Sognalib(e)ro”, la kermesse promossa dal Comune di Modena, in collaborazione col ministero della Giustizia e il sostegno di Bper Banca. Saranno 17 gli istituti penitenziari a partecipare, tutte carceri nelle quali sono attivi laboratori di lettura o di scrittura creativa: da Torino a Milano, da Napoli a Roma, da Trapani a Verona.

Il progetto prevede l'assegnazione di due premi: nella sezione “Narrativa italiana”, verrà premiata un'opera letteraria valutata e votata dai detenuti, il cui autore indicherà poi i tre o quattro titoli dei libri che hanno segnato la sua vita, che gli organizzatori doneranno alle biblioteche delle strutture carcerarie partecipanti al premio. La scelta avverrà in una rosa di tre romanzi: “Almarina” di Valeria Parrella, “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio e “Lo splendore del niente e altre storie” di Maria Attanasio.

Nella sezione “Inedito”, invece,  una giuria di esperti attribuirà il premio a un’opera inedita (romanzo, racconto, poesia) prodotta dai detenuti stessi sul tema “Il mio lato positivo”. Il testo potrà essere pubblicato, da solo o in antologia con altri, in ebook dal Dondolo, la casa civica editrice digitale del Comune di Modena. Il premio sarà formalmente assegnato in un evento serale che si svolgerà a Modena in primavera.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)