Tecnologie digitali, sono davvero accessibili? Sfida agli sviluppatori del web

Al via Accessibility Days, il principale evento italiano sull’inclusività delle tecnologie digitali: “Gli sviluppatori sono disattenti, sfidiamo le aziende a creare siti e app davvero accessibili”. La ministra Stefani: “Favorire l’indipendenza delle persone disabili”

Tecnologie digitali, sono davvero accessibili? Sfida agli sviluppatori del web

“E’ necessario accelerare sulla digitalizzazione per garantire il diritto all'informazione ma anche per favorire l'indipendenza delle persone con disabilità”. A dirlo è la ministra per le disabilità Erika Stefani intervenendo in apertura degli Accessibility Days, il principale appuntamento italiano sull’accessibilità e l’inclusività delle tecnologie digitali. In programma da oggi a sabato 22 maggio, giunto alla quinta edizione (la seconda consecutiva on line), è rivolto a sviluppatori, designer, maker, creatori, editori di contenuti e a tutte le persone che si occupano di tecnologie digitali, non ultimo il mondo della scuola che con la didattica a distanza ha dovuto rivoluzionare i tradizionali metodi di insegnamento.

“L'accessibilità – ha detto Stefani - è un tema trasversale che riguarda tutti noi in ogni ambito. Accessibili non sono solo le infrastrutture, ma anche la cultura, il turismo, i servizi digitali. Le istituzioni giocano tutte un ruolo fondamentale nella rimozione delle barriere: nei prossimi mesi l'italia è chiamata ad adottare la direttiva europea in materia di accessibilità, che ha l'obiettivo di creare uno standard unico e valido per tutti per la produzione di beni e servizi. Già il decreto “Semplificazioni” è intervenuto sull'accessibilità estendendola ad alcuni soggetti ed anticipando alcune delle disposizioni Ue, ma siamo tutti consapevoli che questo non basta, che non basta cioè agire solo sulla normativa, ma occorre innestare altri processi di tipo culturale che è difficile che vengano riprodotti in una norma prescrittiva”.

La titolare del dicastero della disabilità ha sottolineato in particolare il tema dello studio, con il progetto di una Banca Dati Nazionale digitale “grazie a cui gli studenti ciechi potranno accedere ai testi universitari digitali” (ci sono rilevanti questioni sul tema del copyright da superare), il tema del lavoro (prevista la Banca nazionale del collocamento mirato), il tema della mobilità con il Cude (Contrassegno unificato disabili europeo) che consentirà di “gestire in autonomia le targhe associate al permesso ZTL su tutto il territorio nazionale invece di chiedere di Comune in Comune l'autorizzazione” (c’è da ottemperare ai rilievi mossi dal garante della privacy). “Tante iniziative sono state intraprese e sono fondamentali nel diffondere la cultura dell’inclusione ma certamente – ha precisato Stefani – il percorso da compiere è ancora importante”.

La sfida degli Accessibility Days: siti e app davvero accessibili

L’evento è organizzato in occasione del Global Accessibility Awareness Days (GAAD), manifestazione promossa a livello mondiale per sensibilizzare chi si occupa di tecnologie digitali sul tema dell’accessibilità e dell’inclusività attraverso il confronto e l’interazione con persone con disabilità. Molto nutrito il programma delle conferenze: dal lavoro alla scuola, dall’arte alla domotica, dal turismo inclusivo alla matematica a voce, ai social network. Fra queste spicca una sfida, chiamata “Accessibility Game” che viene lanciata a tutti i siti e app, anche di livello internazionale, che vantano una qualità altissima: “Chiediamo a queste aziende di mettersi in gioco e verificare, attraverso i nostri esperti, se ad una alta qualità corrisponde anche una alta accessibilità, affinché non sia lasciata fuori quella fascia di utenti con disabilità troppo spesso dimenticata”.

In effetti, spiega nell’apertura dell’evento l’ideatore Stefano Ottaviani, il senso del GAAD è proprio quello di promuovere un confronto sull’accessibilità fra chi crea soluzioni digitali (sviluppatori, designer, editor di contenuti) da un lato e chi può e/o ha bisogno di utilizzare queste soluzioni per fare attività che altrimenti sarebbero loro precluse. Per noi – sottolinea - è chiarissimo che la tecnologia può essere una risposta e una soluzione a tante azioni che una persona con disabilità potrebbe non riuscire a fare. Tutta la comunità GAAD vuole perseguire lo scopo di sensibilizzazione su questo tema, perché ci è chiaro che in genere gli sviluppatori sono schivi su questo tema e diversamente da altri argomenti tendono a passare oltre”.

Il programma della tre giorni

Gli appuntamenti, che sono visibili in streaming e disponibili anche successivamente alla loro realizzazione, vedono, oltre a quelli già indicati, la conferma della storica collaborazione con Rai Accessibilità che propone un incontro su ‘RAI e Gallerie degli Uffizi: nuove forme di accessibilità museale”. In esclusiva per il panorama nazionale, il team di Microsoft presenterà dagli Stati Uniti e dal Regno Unito un sistema per orientarsi grazie alla tecnologia 3D. Speaker d’eccezione anche dalla Silicon Valley con la sessione gestita dal Team Accessibilità di Facebook. C’è “Pensare accessibile”, il racconto dell’esperienza del Contact Center per la disabilità di SuperAbile Inail, e in evidenza c’è anche la Scuderia Ferrari Club Riga e la sua “Esperienza inclusiva per gli appassionati di automobilismo’. Inoltre, scuola in primo piano con ‘I siti web delle università italiane alla prova dell’accessibilità’, ‘Insegnare online in modo accessibile ed efficace’ e ‘Didattica inclusiva e comunicazione accessibile attraverso le audiopenne’. E poi storytelling, musica e audiogame in una tre giorni che vedrà anche la presenza dello scrittore Iacopo Melio a cui sono affidate le conclusioni della serata di sabato sul tema “Inclusione, diversità e accessibilità”, al centro anche di un panel dedicato.

Gli Accessibility Days sono organizzati da · Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Nazionale e territoriale di Ancona e Bologna, Universal Access, DevMarche, UGIdotNET, Italian Agile Movement, con il patrocinio di AGID Agenzia per l’Italia Digitale, INVAT Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie, IWA Associazione Internazionale per la professionalità nel web, Web Accessibile – la risorsa italiana di IWA, Lega del filo d’oro e AID Associazione Italiana Dislessia

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)