Ucraina, "convenzioni con il terzo settore per un’accoglienza dignitosa e sicura”

Lo chiede il Forum terzo settore.  La portavoce Pallucchi: "Ci auguriamo di essere messi realmente nelle condizioni di poter operare e portare il nostro aiuto nella maniera più efficace per tutti"

Ucraina, "convenzioni con il terzo settore per un’accoglienza dignitosa e sicura”

Attivare  convenzioni dirette con le reti del terzo settore  per garantire a chi fugge dall'Ucraina un’accoglienza dignitosa e sicura. Lo chiede il Forum terzo settore ricordando l'esperienza e l'impegno delle associazione italiane.
"Sono moltissime le organizzazioni del terzo settore italiano che in questi giorni di emergenza umanitaria conseguente al conflitto in Ucraina si sono mobilitate per portare aiuti e rispondere ai bisogni della popolazione - spiega la portavoce Vanessa Pallucchi - non solo attraverso la raccolta di materiali e beni di prima necessità o assistenza sanitaria e sostegno psicologico, ma soprattutto organizzando la prima accoglienza al confine o quella in Italia."

"Sappiamo che le persone che hanno lasciato l’Ucraina sono quasi due milioni - prosegue la portavoce -. Il nostro Paese si sta preparando ad accoglierne una buona parte, grazie anche alla disponibilità e alla collaborazione di molte delle reti di Terzo settore che lavorano da sempre in questo ambito ed hanno maturato negli anni lunga esperienza e grandissime competenze."

"Chiediamo però – conclude Pallucchi – che vengano riconosciute alcune condizioni essenziali, a partire dall’attivazione di convenzioni dirette con le nostre reti che ci permettano di avviare, tempestivamente e su tutto il territorio, un’accoglienza dignitosa e sicura, che tuteli e dia pieno sostegno alle persone che arrivano nel nostro Paese, provate e stremate da questa guerra. Sappiamo che ieri al Parlamento si è svolta un’interrogazione sulle iniziative del Governo, in collaborazione con il Terzo settore, volte a coordinare le iniziative di solidarietà e la gestione dell’accoglienza. Ci sembra una buona iniziativa e ci auguriamo di essere messi realmente nelle condizioni di poter operare e portare il nostro aiuto nella maniera più efficace per tutti".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)