Violenza contro le donne, Fiorella Mannoia annuncia la nascita della fondazione "Una Nessuna Centomila"

Dal concerto di Campovolo 2022 l'iniziativa per sostenere vittime e centri antiviolenza. La cantautrice: "Dobbiamo aiutare le operatrici che lavorano sul campo"

Violenza contro le donne, Fiorella Mannoia annuncia la nascita della fondazione "Una Nessuna Centomila"

"Oggi annunciamo la nascita della nostra fondazione Una Nessuna Centomila". Nasce dopo il concerto alla Rcf Arena di Campovolo dell'11 giugno 2022 la prima Fondazione italiana per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne. È Fiorella Mannoia a raccontare la formazione dell'organizzazione che si pone al fianco delle donne in pericolo e dei centri e delle strutture anti-violenza che agiscono quotidianamente. La cantautrice è la presidente onoraria di una squadra formata dalla presidente Giulia Minoli e dalle vicepresidenti Celeste Costantino e Lella Palladino.

"Dopo il concerto di Campovolo di fronte a quelle 100mila persone e ai proventi che sono stati destinati ai 7 centri anti-violenza che avevamo selezionato – dice Fiorella Mannoia – ci siamo rese conto che non poteva finire lì perché è una cosa che non trova soluzione, anzi mi sembra che le cose stiano peggiorando dal punto di vista della violenza sulle donne". Così "ci siamo interrogate su cosa potevamo fare e abbiamo deciso di creare questa fondazione che è la prima a nascere da un concerto".
L'evento di Campovolo del 2022 – che ha visto sul palco Emma, Elisa, Gianna Nannini, Giorgia, Alessandra Amoroso e Laura Pausini, oltre che alla stessa Mannoia – ha raccolto 2milioni e 120 mila euro grazie ai 100mila biglietti venduti. Tutti i soldi sono stati devoluti ai 7 centri anti-violenza prescelti, nelle città di Reggio Calabria, Latina, Potenza, Casal di Principe, Conversano, Palermo e Olbia.

In Italia, però, di centri ce ne sono tanti altri da dover sostenere: "Ci rendiamo conto che nei centri anti-violenza lavorano delle persone. La maggior parte di queste donne sono volontarie, vivono di stipendio e non sanno se il mese successivo riusciranno a vivere perché solo il 2% dei nostri fondi sul sociale viene destinato alla violenza sulle donne e ai centri. È questo che dobbiamo scardinare. Dobbiamo aiutare le operatrici che lavorano sul campo – dice la Mannoia – e solo così possiamo aiutare le donne che chiedono aiuto. A loro bisogna trovare un posto di lavoro e dare un'autonomia finanziaria. Siamo felici che questa fondazione sia nata perché questo Paese ne aveva bisogno".

Come spiega la stesa Mannoia, in Italia ogni 3 giorni una donna viene uccisa, il nostro Paese è scivolato dal 63esimo al 73esimo posto nella classifica mondiale secondo il Global Gender Gap 2023, 48.9% è il tasso di occupazione femminile (solo una donna su due lavora), il 60% delle donne vittima di violenza non è autonoma economicamente. Dati preoccupanti che motivano a far di più.

Obiettivo della fondazione, inquadrata come ente del terzo settore, è promuovere la prevenzione e il contrasto alla violenza maschile sulle donne, sostenendo l'educazione all'affettività nelle scuole e il superamento di stereotipi e pregiudizi culturali che legittimano la violenza. Inoltre, si supporteranno i centri anti-violenza e le case rifugio, contrubuendo al riconoscimento delle professionalità altamente specialistiche delle operatrici che accompagnano ogni anno migliaia di donne fuori dalla violenza.

"L'Italia è, insieme alla Grecia, l'unico paese a non avere una forma di educazione all'affettività all'interno del nostro ordinamento scolastico. Un'educazione – afferma Celeste Costantino – che serve a decostruire tutti quegli stereotipi a cui siamo abituati quotidianamente. Ancora viviamo dentro una bolla perché donne e vittime vengono rappresentate sempre alla stessa maniera. Una vittimizzazione che le racconta tumefatte, con le braccia che coprono il volto come se la violenza fosse solo fisica o 'solo' maltrattamento. C'è una violenza di tipo economico, psicologica e burocratico in questo Paese. Per noi è fondamentale riuscire a sostenere le organizzazioni e le strutture, chi ha lavorato per cercare di diminuire questa situazione pesantissima. La violenza non può essere affrontata come un'emergenza".

E la Costantino annuncia: "Stasera ci sarà una fiaccolata dedicata a Michelle (la ragazza uccisa nel quartiere Primavalle di Roma da un coetaneo, ndr), ma sono troppe le donne che muoiono e non possiamo ricordarci di questo problema solo quando vediamo i bollettini di morte. Dobbiamo sostenere chi questo lavoro lo fa da tempo e promuovere chi non ha la voce, la forza o gli strumenti per incidere nei territori".

Con la fondazione nasce anche un laboratorio artistico al quale - come svela Giulia Minoli - "hanno aderito Caterina Caselli, Paola Cortellesi, Massimiliano Cagliazzo, Edoardo Leo e Anna Foglietta". Servirà per sostenere progetti culturali di promozione legati alla fondazione. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)